Oklahoma City Thunder

NBA, Sam Presti rivela i prossimi reali obiettivi degli Oklahoma City Thunder

Estate turbolenta nell’Oklahoma. Una vera e propria stagione segnata da temporali inaspettati ad OKC. E non poteva essere altrimenti, verrebbe da dire, facendo riferimento ad una franchigia che fa Thunder di cognome.

Seppure erano ormai diversi anni che la squadra di Billy Donovan non riusciva ad oltrepassare un primo turno dei PlayOff, risultando la vittima sacrificale in ordine di Houston, Utah e Portland; bisogna ammettere che all’inizio di ognuna di queste stagioni il roster era accompagnato da un’alta dose di fiducia.

Decidere di privarsi di un MVP del calibro di Russell Westbrook e di un All Star come Paul George, per cui il sacrificio dell’anno scorso sembrava poter essere la classica trovata strabiliante del maestro Presti, non può che ridimensionare le aspirazioni societarie.

Se a questo ci si aggiunge anche la trade che ha portato in Colorado uno starter come Jerami Grant, l’appellativo di rebuilding non può che risultare appropriato. Un anno zero inedito però ad Oklahoma City. Non la classica compagine di giovani con poca esperienza e tanto atletismo. Una squadra che al momento ha in dote veterani del calibro di Chris Paul e Danilo Gallinari. Per non parlare di Steven Adams a cui sono stati dati parecchi soldi qualche estate fa e su cui la dirigenza riponeva e ripone enormi aspettative.

Intervistato da Brett Dawson di The Athletic, il GM dei Thunder, Sam Presti, ha parlato degli obiettivi reali per la prossima stagione:

“La prossima stagione sarà quella più importante e vogliamo massimizzarla facendo del nostro meglio. Non a scapito però di riconfermarci in posizioni importanti e cercando di ricostruire la squadra con una base solida, tracciando la pista per quello che sarà un nuovo grande team per i Thunder. Non credo che le due cose si escludano a vicenda. Faremo tutto in maniera continuativa e mettendo quell’aggressività necessaria ad ottenere qualcosa di importante”.

Il mercato fino alla sua chiusura può rivelare parecchie sorprese. Soprattutto pensando a quanto un Gallinari possa far comodo a franchigie in lotta per il titolo ed in cerca di un giocatore che assicuri punti nel suo ultimo anno di contratto. Idem dicasi per Paul, bloccato per via del suo faraonico contratto ma che può far gola a squadre pronte ad andare all in.

Le scelte negli anni futuri sono innumerevoli, ben 13 first picks per OKC che per indole, come ammesso dallo stesso general manager non vuol sentir parlare di “tanking“. In campo si va per dare il massimo, cercando di competere con questo nuovo, ma valido, roster. #ThunderUp

 

 

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Carmine Borgia

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