Dopo le ultime parole di Kevin Durant sulle sue esperienza passate tra Golden State Warriors e Oklahoma City Thunder, il mondo NBA ha reagito alle esternazioni del neo campione dei Nets con più di qualche dubbio a riguardo. È il caso di Magic Johnson che ai microfoni di ESPN ha sostanzialmente messo in dubbio le capacità critiche del giocatore sul suo modo di vivere la pallacanestro:
“Ha detto che non riusciva a trovare la sua felicità a Golden State. Mi domando: ‘Dove puoi trovarla, se non lì? Io voglio dar credito a Steph Curry, uno capace di vincere due volte il premio di MVP NBA, eppure disposto a rinunciare ai riconoscimenti individuali per vincere il titolo; a Klay Thompson, quello che ha sofferto di più – meno tocchi, meno tiri – per l’arrivo di Durant in California; a Draymond Green, anche lui disposto a recitare un ruolo minore. Kevin [Durant] invece ha vinto due titoli NBA e non solo, anche due titoli di MVP delle finali: dove può essere più felice di così? Parliamo di uno dei più grandi realizzatori nella storia del gioco – penso ai Michael Jordan, ai Kobe Bryant – e vorrei che fosse felice, ma non so davvero dove possa trovare questa felicità se non ci è riuscito a Golden State”.
Nel pomeriggio è arrivata la risposta dello stesso Durant che con un tweet, cancellato qualche minuto più tardi, ha commentato duramente l’opinione di Magic:
“Terribile uscita. Ha solo vomitato delle stron***e”.
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Un commento un po' superficiale da parte di Magic. KD è entrato in un gruppo collaudatissimo e forse per questo non si è sentito mai completamente a suo agio. Anche la lite con Green testimonia di relazioni tenute in piedi dalla professionalità, non dall'amicizia. Ma non dimentichiamo che KD ha fatto di tutto per far vincere il trofeo MVP Finals 2018 a Curry, e la vicinanza alla squadra quando è stato infortunato e poi col sacrificio finale. Sicuramente KD più vicino caratterialmente a KAJ che non a Magic e al suo entusiasmo travolgente. Ma Magic ancora una volta l'ha fatta nel posto sbagliato.
Magic a mio parere si è espresso male più che altro. L'infelicità di KD è dovuta a fattori che non centrano nulla con il basket. Il fatto che abbia scritto quel tweet e poi lo abbia cancellato poco dopo è l'emblema di cosa non va nel suo modo di pensare. Spero possa trovare la soddisfazione che gli manca, perché è uno dei più forti giocatori mai visti, ma l'ironia del paradosso è che, forse, finché non la troverà non potrà mai essere un grande come taluni che hanno militato nella sua stessa era NBA