Anche le leggende hanno rimpianti. È il caso di Scottie Pippen. Il più forte “secondo violino” nella storia del gioco, ripensando alla fine della sua carriera trascorsa fra Portland Trail Blazers e Chicago Bulls, si è rammaricato di non aver salutato il basket giocando in una squadra di veterani.
Ospite del programma tv The Jump, in onda su ESPN, Pippen ha ripercorso gli ultimi 5 anni disputati in NBA. A distanza di 15 anni, l’Hall of Famer ha dichiarato che forse, chiudere la carriera in una contender, anziché in due squadre giovani, sarebbe stata una situazione migliore per lui. Queste le sue parole:
“Negli ultimi anni di carriera avrei dovuto giocare in squadre con più veterani. Squadre in cui avrei potuto anche rinunciare a dei minuti in modo da concentrarmi maggiormente sui playoff piuttosto che sulla regular season”
I rimorsi maggiori sono legati agli anni di Portland. Nei 4 anni trascorsi ai Blazers infatti ha sempre conquistato l’accesso ai playoff ma, sebbene fossero un’ottima squadra, non hanno mai centrato l’accesso alle Finals, cedendo il passo a squadre più esperte.
Leggi anche:
NBA, Ben Simmons: “Mi sono innamorato di nuovo del Gioco”
Kobe Bryant prossimo ad acquistare una franchigia NBA?
Dwight Howard: “Infortuni ed ego furono i problemi della prima stagione a LA”