L’anno giusto per Nicolò Melli è il 2019. Tra matrimonio e approdo in NBA, l’italiano non poteva chiedere di meglio. Il lungo si è presentato ai giornali locali durante il media day dei New Orleans Pelicans. Melli ha quindi parlato di diverse questioni tra cui spuntano le sue motivazioni personali nell’accettare di giocare oltreoceano e la possibilità di affiancare un astro nascente come Zion Williamson:
“Ho rifiutato la NBA qualche anno fa. Questa volta invece è stato davvero troppo facile dire di sì. Ho pensato che fosse finalmente arrivato il momento giusto per vivere un’esperienza del genere. Questa è la soluzione ideale per iniziare un percorso nella Lega. I Pelicans sono una squadra piena di ambizioni e io non potevo rinunciare a un’occasione simile”.
Poi sulla scelta numero 1 dell’NBA Draft 2019, Nicolò si è espresso in questo modo:
Non seguo molto il college, ma tutti parlano di lui. Ho visto alcune partite, ha un sacco di pressione sulle sue spalle e il mondo che lo osserva. Ancora non ha giocato una partita da professionista: non mettiamogli più pressione di quanta non ne abbia. Deve godersi il gioco e la sua carriera, che sarà certamente la migliore possibile. La speranza è che riesca a gestire tutto questo e sapere che la priorità della sua vita deve essere sempre la pallacanestro. Ha tutto per diventare il migliore al mondo”.
La chiosa sulle differenze tra il basket NBA e quello europeo:
“Qui la linea da tre punti è più lontana. Me ne sono accorto perché dopo i primi tre tiri in allenamento arrivavo corto e la palla si fermava bene prima del ferro. Scherzi a parte, ci sono i migliori al mondo qui. È quella la più grande delle sfide da affrontare”.
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