I New York Knicks si apprestano ad iniziare una stagione in una maniera che, qualche mese fa, non si sarebbero augurati. Con il campionato NBA concluso (almeno a livello di prestazioni) ampiamente in anticipo con un record di 29 vittorie e 53 sconfitte, i newyorkesi erano pronti a recitare la parte del leone nel mercato dei free agent, annunciato come uno dei più ricchi di sempre.
I Knicks sono invece rimasti col cerino in mano, non riuscendo a raggiungere nessuno dei grandi obiettivi dichiarati (o meno), dovendosi accontentare di buoni giocatori. Steve Mills, president of basketball operations, ha parlato proprio di questo:
“Nella free agency ci sono delle situazioni che non si possono controllare. Avevamo un piano, credevamo di poter costruire un determinato tipo di roster, dovevamo incontrare dei ragazzi che facevano parte di questo piano”
“James (Dolan, ndr) sapeva che avremmo avuto comunque una free agency di alto livello, e così è stato. Era d’accordo con quello che abbiamo fatto. Il roster che metteremo in campo è uno di quelli che aveva previsto con largo anticipo”
Scott Perry, GM della franchigia, ha comunque parzialmente ammesso la “sconfitta”:
“C’erano molti giocatori da massimo salariale con cui avremmo potuto discutere e che erano interessati a venire qua. Avevamo un piano in mente per questo roster e abbiamo deciso di costruirlo così”
I Knicks hanno firmato tantissimi giocatori che dovranno dimostrare di essere in grado di meritarsi la conferma e Perry lo sa bene:
“Vogliamo migliorare ogni giorno, a partire da domani. Competeremo su basi giornaliere. Mi aspetto che saremo una squadra di basket migliore. Ovviamente credo che abbiamo migliorato la squadra e spero che alcuni di questi ragazzi restino qua più a lungo, dipende da come giocheremo. Tutti vogliono essere qui e vogliono giocare per vincere”
Infine una battuta su Carmelo Anthony:
“Abbiamo seguito tutto quello che è successo con Carmelo. Il suo entourage ci ha chiamato e ci ha chiesto se poteva allenarsi con noi per un giorno, noi accogliamo sempre i vecchi Knicks… auguro a Carmelo il meglio”
A dover disporre in campo nella maniera più ideale possibile i tanti nuovi innesti toccherà ancora una volta a coach David Fizdale, entusiasta per la profondità del roster:
“Abbiamo una grande versatilità ora, abbiamo 2-3 giocatori per ruolo. Questo può solo che aiutarli a dare sempre il massimo. Il fatto che nessuno di loro sia considerato una superstar fa prendere loro coscienza che hanno bisogno l’uno dell’altro per vincere”
Sul ruolo del playmaker titolare:
“Penso che ci sarà una grande competizione tra Payton, Smith JR e Ntilikina. Lotteranno ogni giorno per avere dei minuti. Difenderanno a livelli alti? Ci faranno accelerare? Sapranno essere i leader in campo della nostra squadra? È ciò che guarderò”
Il vero germoglio di speranza dei Knicks porta il nome di RJ Barrett. L’altro prodigio di Duke, oltre a Zion Williamson, è probabilmente il più atteso fra i nuovi knickerbockers:
“Finora è stato tutto fantastico. È bello stare con questi ragazzi, allenarsi con loro in modo da conoscerli. Voglio che il coach sia duro con me, non deve trattenersi”
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