Sono passati quasi quattro mesi dal 13 maggio 2019, quando si giocò gara 7 fra Toronto e Philadelphia. Una battaglia che ha visto vincitrice il Canada, grazie al tiro allo scadere di Leonard. Un giorno che Joel Embiid fa ancora fatica a scordare visto che ha messo la parola fine ai playoffs della sua squadra.
Ma per la nuova stagione, il 25enne camerunese si è posto nuovi obiettivi importanti, usando come trampolino di lancio l’ultima partita della post-season:
Mi ricordo di aver provato la sensazione di aver deluso i miei compagni e la città. Purtroppo avevo dei problemi fisici, mi faceva male da mesi il ginocchio. Questo mi ha spinto a prendermi cura maggiormente del mio corpo e iniziare a prestare attenzione a dettagli a cui non avevo mai dato importanza”
Parole importanti dette dal lungo dei Sixers, che durante l’estate ha lavorato per perdere peso e aumentare, così, la sua minaccia da entrambi i lati del campo.
“L’anno scorso ho disputato 64 partite. Quest’anno voglio che siano almeno 70, perché se giochi tutte queste partite e la tua squadra vince, allora puoi anche puntare agli obiettivi personali. Io miro a essere l’MVP della lega o il miglior difensore dell’anno.
Il numero 21 ha anche espresso il suo dispiacere per l’addio di JJ Redick e Jimmy Butler. Nonostante ciò è consapevole che lo staff e il GM Elton Brand hanno fatto un ottimo lavoro per occupare i posti vuoti.
Mi mancheranno tantissimo sia JJ Redick che Jimmy Butler: con loro mi confrontavo tantissimo e avevo un rapporto quasi fraterno, ma non credo che finirà per cambiare solo perché adesso giochiamo in squadre diverse. Comunque sia Elton ha fatto un ottimo lavoro durante l’estate e in ha creato un bellissimo rapporto di fiducia tra i compagni di squadra.
Infine ha aggiunto:
“Lo scorso anno sono partito giocando tanti minuti per poi rallentare. Per questa stagione magari giocherò qualche minuto in meno all’inizio per essere più fresco in fondo. Se resto in campo con costanza, vedo questi Sixers poter puntare a vincere almeno 60 gare e a prendersi il primo posto a Est per iniziare i playoff”.
Sembra che ci siano tutti i presupposti mentali, da parte di Joel Embiid, per rendere la squadra competitiva come non lo era mai stata. I tempi in cui quattro anni fa si sentiva il famoso motto Trust The Process sono finiti ed è arrivato il momento di assaporare la vittoria dell’anello.
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