Continuano gli episodi di minaccia psicologica verso Enes Kanter e una parte dei suoi connazionali. Il giocatore, che negli scorsi mesi aveva apertamente accusato il presidente Erdogan di essere “L’Hitler del 21esimo secolo”, nella giornata di ieri è stato assalito da due soggetti all’esterno di una moschea nei pressi di Boston in cui era andato a pregare insieme a Tacko Fall.
Il turco, all’uscita, è stato fermato e insultato da due uomini. Da lì la reazione social di Kanter che ha preso il cellulare e ripreso il comportamento delle persone vicine.
Ai microfoni del Boston Globe, il centro ha poi dichiarato quanto segue:
“Sono scagnozzi di Erdogan che mi hanno attaccato e minacciato dopo la preghiera del venerdì – racconta il centro sui social -. Il governo turco non mi lascia praticare la mia religione liberamente nemmeno qui in America. Mi hanno chiamato traditore, mi hanno insultato sia parole che a gesti, mi hanno detto che non dovrei essere qui”.
Ricordiamo che il governo turco ha tolto il passaporto a Kanter e spiccato un mandato di cattura internazionale. Lo scorso gennaio il centro non ha potuto partecipare all’NBA London Game per paura di essere raggiunto da persone vicine ad Erdogan.
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