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NBA, Anche James Harden si scusa con la Cina: “La amiamo”

Dopo le scuse ufficiali di Daryl Morey sono arrivate anche le parole di James Harden, stella degli Houston Rockets. Il ‘Barba’ ha pubblicamente chiesto scusa, a nome della NBA, a tutta la Cina e ai propri tifosi dopo la sciagurata uscita pubblica del GM dei Rockets che si era espresso a favore di Hong Kong nel delicato rapporto con il paese asiatico. Queste le parole di Harden raccolte da ESPN durante il tour in Giappone di Houston:

“Ci scusiamo. Noi amiamo la Cina. Amiamo giocare lì. Noi, come giocatori, veniamo qui anche individualmente una o due volte all’anno perché ci piace il paese. E poi i tifosi ci mostrano sempre grande affetto. Abbiamo una fanbase importante lì e amiamo ogni cosa che fanno per noi e per come ci seguono in maniera assidua”.

A seguire sono arrivate anche le parole di Joe Tsai, co-founder della cinese Alibaba e nuovo proprietario dei Brooklyn Nets, che in un lungo post sui suoi account social ha sostanzialmente ammonito la presa di posizione di Morey:

“Spero che si sia capito il perché il tweet di Daryl Morey è stato così dannoso nella relazione tra NBA e tifosi cinesi. Non conosco personalmente Daryl. Sono sicuro che sia un ottimo general manager NBA e prenderò per buone le sue successive scuse poiché ha dichiarato di non essersi sufficientemente informato sulla questione. In ogni caso questa frattura sarà molto difficile da ricomporre in breve tempo. Come uno dei 30 proprietari NBA e come persona che ha speso la maggior parte della sua carriera in Cina, sento il dovere di far sentire la mia voce. Che problema c’è se le gente esprime liberamente il suo pensiero? Questa libertà è un classico valore americano, ma il problema è che certi argomenti sono assolutamente inaffrontabili in certi Paesi, società e comunità. Supportare un movimento separatista che nasce all’interno del territorio cinese è uno di questi argomenti taboo non solo per il governo cinese ma anche per tutti i cittadini. Quello che è stato terribilmente frainteso e spesso ignorato dai media occidentali critici del governo cinese – afferma Tsai – è che 1.4 miliardi di cittadini cinesi sono assolutamente uniti a difendere l’integrità territoriale della Cina e la sua sovranità sul proprio territorio. Questo argomento non è negoziabile”

Prontamente sono arrivate anche le scuse della NBA tramite un comunicato ufficiale:

“Riconosciamo che le parole espresse dal general manager degli Houston Rockets, Daryl Morey, hanno profondamente offeso i nostri amici della Cina e i loro tifosi. Tutto questo è deplorevole. Mentre Daryl ha chiarito che il suo tweet non rappresenta i Rockets o l’NBA, i valori della nostra Lega invece supportano gli individui a educare se stessi e condividere le loro opinioni su questioni importanti”.

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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