Lo scorso venerdì Daryl Morey ha twittato il suo supporto ai manifestanti di Hong Kong con un messaggio chiaro: “Combatti per la libertà, stai con Hong Kong”. Quel tweet ha scatenato una tempesta all’interno della NBA, poiché negli ultimi anni il campionato ha fatto importanti progressi nei rapporti con Cina, specialmente da quando Yao Ming è diventato il simbolo della Lega in Asia.
Giovedì, a seguito dell’allenamento dei Celtics a Orlando, l’allenatore dei Boston Celtics, Brad Stevens, è stato invitato a riflettere sulla situazione attuale tra Cina & NBA:
“Apprezzo il supporto da parte della nostra Lega e le parole sulla libertà d’espressione. Apprezzo la leadership che Adam Silver mostra ogni volta.”
Stevens non è certo il primo allenatore ad “allontanarsi” delicatamente dalla situazione. Il più notevole è stato Steve Kerr, che ha parlato spesso di momenti politici in passato. Lunedì, Kerr ha detto ai giornalisti che voleva leggere di più sulla situazione prima di fare un commento pubblico approfondito. Un sentimento che ha suscitato una rapida critica per la sua mancanza di sostanza e attirato il commento, duro, di Donald Trump nei suoi confronti.
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