Le ultime parole di LeBron James sulla querelle tra NBA e Cina hanno nuovamente alzato un polverone che è ormai destinato a rimanere per diverso tempo. La stella dei Los Angeles Lakers nella giornata di ieri era intervenuto per commentare l’uscita di Daryl Morey etichettandola come poco felice. Nelle scorse ore, invece, LeBron ha voluto correggere il tiro dichiarando di non voler più intervenire sulla questione:
“Il mio obiettivo ora è essere il capitano di questa squadra e trovare il modo di vincere il titolo. Ieri ho parlato abbastanza di quello che è successo. Ho anche twittato delle risposte alle persone che non hanno capito il mio pensiero e la mia posizione. Ne parlo adesso per l’ultima volta, poi non succederà più — altrimenti prenderei in giro i miei compagni, continuando a insistere su una cosa che non ci è di aiuto. Siamo qui per vincere il titolo: non siamo politici, e questa è una enorme questione politica. Ma siamo dei leader e a volte possiamo metterci la faccia. Se però non pensi di dover parlare di certe cose, non dovresti farlo”.
Poi, il nuovo commento sulle parole di ieri:
“So come quelle parole sembravano a me: quando parlo di qualcosa, le dico da un punto di vista logico secondo quella che è la mia sensibilità. Ieri mi sono espresso in base a come mi sono sentito e a cosa ho visto nella settimana in cui siamo stati in Cina. Siamo tutti in una situazione difficile come lega, come atleti, come GM e come proprietari. Non penso che ogni questione sia automaticamente un problema per chiunque: ci sono tante storie in questo stesso paese che non vengono discusse abbastanza. Se una cosa ti appassiona, allora parlane. Ma se non ne sei perfettamente al corrente o non la capisci a pieno, allora penso che non dovresti parlarne perché può metterti in una posizione difficile”.
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