Privarsi dei giocatori più forti della squadra significa una sola cosa: rifondazione. Molti dei tifosi Thunder non avranno voluto credere alle prime voci sulla separazione con Westbrook, icona dal 2008, ma alla fine, la fine dell’amore tra il numero 0 e la franchigia ha lasciato a bocca aperta quasi tutti gli appassionati di questo sport.
Una buona dirigenza deve essere in grado di riconoscere quando finisce un ciclo, e quello di Oklahoma aveva fatto il suo tempo. Dall’arrivo di Westbrook, i Thunder hanno raggiunto i playoff 9 volte su 11, inseguendo il sogno di vittoria nella stagione 2011/2012. Dopo anni senza particolari acuti, era tempo di rincominciare da zero. D’altronde, se si vuole arrivare al vertice, dal fondo si deve partire.
Una rifondazione richiede questi ingredienti: tempo, costanza e poca pressione. E questo lo sa anche Sam Presti, general manager del team:
“Siamo concentrati al 100% sul costruire il cammino che porterà ad una squadra di élite, ambizione che forse intraprenderemo, ma non al momento. Crediamo che questa stagione rappresenti un’opportunità in cui buttarci a capofitto e da cui trarre esperienza.”
Chris Paul, Steven Adams ed il nostro Danilo Gallinari dovranno essere i capisaldi di questa nuova era per Oklahoma City, una nuova era che tutti i tifosi Thunder si augurano sia vincente.
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