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NBA Season Preview: Central Division

Chicago Bulls

Grazie a un’ottima estate di mercato e a un solido Draft, i tifosi degli Chicago Bulls possono finalmente tornare ad essere ottimisti. Il percorso di risalita non è certamente completato, ma i passi in avanti rispetto alla scorsa stagione non sono pochi.

Partiamo da chi già c’era. Lauri Markkanen, se dovesse riuscire a rimanere sano per tutta la stagione, ha il potenziale per diventare un All-Star e per competere per il premio di Most Improved Player. La sua versatilità e l’atletismo uniti a un fisico di 2.13 m lo rendono un giocatore davvero difficile da marcare, ma i problemi fisici nelle prime due stagioni hanno costretto il finlandese a saltare numerose partite. Questa, quindi, potrebbe essere (e si spera sia) la stagione della sua definitiva consacrazione.
Accanto a lui, Zach LaVine avrà la possibilità di dimostrare nuovamente la propria solidità offensiva e la leadership in un gruppo così giovane e talentuoso. Ad aiutarlo in tale compito, ci sarà anche il 26enne Otto Porter Jr., che dopo un periodo difficile a Washington, lo scorso anno è arrivato a Chicago e ha ritrovato il proprio spazio. Il contratto di Porter prevede una player option da 28.5 milioni di dollari per la stagione 2020-21, che se quest’ultimo dovesse decidere di non esercitare porterebbe i Bulls ad avere quasi 34 milioni di salary cap liberi la prossima estate. Ci si aspetta, inoltre, una stagione solida anche dagli ormai affermati Denzel Valentine e Kris Dunn, entrambi in scadenza. 

Per concludere, non si abbasseranno di sicuro le aspettative attorno a Wenderll Carter Jr., che lo scorso anno si è dimostrato un difensore di altissimo livello e un giocatore di grande impatto nella lega. Grazie alla sua versatilità nella metà campo difensiva e alla solidità del suo gioco, il 20enne era stato addirittura paragonato ad Al Horford prima di un infortunio al pollice che lo ha costretto a giocare solamente 44 gare.

E in più è davvero super swag.

Per quanto riguarda i nuovi arrivi, invece, spiccano i nomi di Thaddeus Young e Tomas Satoransky (fresco fresco di un grande mondiale con la sua Repubblica Ceca). I due porteranno senza dubbio a Chicago consistenza e versatilità. La presenza di due veterani come loro, inoltre, potrebbe rivelarsi fondamentale per la crescita e la coesione di uno spogliatoio così giovane ma che potrebbe già puntare alla post-season.

E arriviamo finalmente al Draft. L’hype non è poco e i tifosi dei Bulls non vedono l’ora di vedere in campo quella che sarebbe già considerata da alcuni la migliore point guard di Chicago dai tempi del Derrick Rose pre-infortunio: Coby White. Settima scelta assoluta al Draft, prodotto dell’università di North Carolina, White è sicuramente uno dei rookie più esplosivi ed intriganti della prossima stagione e il suo sviluppo potrebbe essere una chiave importante per il futuro della franchigia.

Anche con lui a swag ci siamo.

Infine, anche la presa, al secondo giro, di un lungo interessante come Daniel Gafford è stata una mossa solida da parte degli Chicago Bulls, che in estate hanno salutato Robin Lopez in partenza per Milwaukee. 

Il lavoro che coach Boylen dovrà fare non è poco, ma in questa stagione i Bulls avranno tutti i mezzi per fare un primo passo in avanti dopo un periodo buio. Trovare il giusto equilibrio tra le giovani promesse e i solidi veterani sarà fondamentale per poter agganciare un posto ai Playoff. 

A far divertire i fan di Chicago, comunque, sarà anche l’All-Star Weekend. Sarà proprio lo United Center, infatti, ad ospitare l’evento nel febbraio del 2020 e la presenza di qualche Bulls – come LaVine o Markkanen – renderebbe di sicuro l’atmosfera più calda. 

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Pubblicato da
Elena Zoppè

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