Portland Trail Blazers 102-99 Oklahoma City Thunder
Vi ricordate com’era andata l’ultima sfida tra queste due squadre? Tempi e epoche che ormai sono andati, stravolti, almeno nell’Oklahoma. Il risultato è però sempre lo stesso: vince Portland. La sfida però, come intuibile dal punteggio, vive comunque di un grande equilibrio. Partono meglio gli ospiti, che sfruttano le difficoltà offensive degli avversari. OKC si vede alla lunga e impatta a quota 53: la sfida è decisa solo negli ultimi minuti del quarto quarto, territorio di Lillard e anche del freddo Rodney Hood.
Indiana Pacers 118-108 Brooklyn Nets
Ok, è ancora presto per dare giudizi, ma nessuno si aspettava un inizio così stentato in casa Nets. I re del mercato estivo cadono anche ad Indianapolis sotto i colpi anche di alcuni insospettabili, vedasi TJ Warren e Jeremy Lamb.
L’equilibrio regna sovrano nel primo quarto e anche nel secondo, con i Nets avanti di 3 lunghezze a metà partita. È il terzo periodo a colpire duramente i padroni di casa, quando l’inerzia della sfida passa tutta dalla parte dei Pacers. Inerzia che guida ancora gli ospiti anche nel quarto periodo, grazie a ben 4 giocatori sopra i 20 punti segnati. Ottimo Sabonis, per Indiana è la prima vittoria della stagione. Come dice coach Atkinson, a Brooklyn c’è da ragionare su parecchie cose.
Los Angeles Clippers 96-110 Utah Jazz
Troppo pesanti le assenze di entrambe le stelle per avere la meglio su una squadra come Utah. Si potrebbe riassumere così la sconfitta dei ragazzi di coach Rivers a Salt Lake City: privi ancora di George e anche di Kawhi, i Clippers nulla possono contro l’organizzazione e il talento della squadra di Snyder.
I primi due quarti sono divisi uno per squadra. Utah fa il botto nel primo ma stenta nel secondo. Il terzo quarto però recita 38 alla voce punti segnati: troppo per dei Clippers fin troppo provati dall’assenza delle proprie stelle. Finalmente Mike Conley! 29 punti e incontenibile affetto dei fan per l’ex Memphis.
Milwaukee Bucks 105-116 Boston Celtics
Altra superclassica della Eastern Conference di queste ultime stagioni, la vittoria dei Celtics è carica di significati. Rimonta, contro una delle favorite dell’Est, grazie anche ad un super Hayward. Meglio di così era difficilmente immaginabile.
Per Boston infatti la strada è subito in salita: 34-19 è il parziale del primo quarto. Le cose non migliorano nel secondo e i Bucks vanno a riposo avanti di 16 lunghezze.
Il TD Garden esplode però nel terzo quarto, trascinato dalla sua squadra: Smart e Tatum rimettono in carreggiata la propria squadra, con la bomba dello 0 che vale il sorpasso. L’inerzia della partita è ormai dalla parte dei padroni di casa che volano, letteralmente, anche nel quarto periodo. Che batosta per Milwaukee.
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Partita pazza e pazzesca tra Rockets e Wizards, ritmo indiavolato e punteggio da all stars game!
Quando ho visto il risultato credevo avessero giocato almeno un paio di supplementari..
Ma soprattutto Super Boston!
Vittoria fondamentale, che toglie qualche certezza alle due favorite ad est; al di là della vittoria, la squadra sta crescendo. Finalmente Stevens può mettere in campo quel che ha in testa.
Kemba è proprio quel che ci voleva, 30 pts senza essere per forza il protagonista, perfettamente inserito nel gioco della squadra.
Senza l'ottimo Brown, Smart ha fatto una partita eccezionale, Tatum continua a crescere, mostrando sprazzi di classe assoluta, ma soprattutto Hayward è tornato ad essere quella point forward forte e creativa, che segna e fa segnare.
Buona la mossa di far giocare Theiss contro una squadra che non ha un centro dominante, per avere un ulteriore difensore in grado di cambiare e difendere su più ruoli.
Forza Celtics!
Si torna a respirare quel bel basket tecnico ed emozionale di Brad Stevens a cui non eravamo più abituati, ma con giocatori più forti ed esperti di qualche anno fa!
Comunque i punti sono 317, quindi i 300 li hanno superati