Houston Rockets 100-129 Miami Heat
C’è una nuova contendente al trono della Eastern Conference? Gli Heat rullano senza pietà i Rockets soprattutto grazie ad un primo quarto straordinario e si candidano ad essere uno degli avversari più ostici per le varie Phila e Milwaukee.
Un primo quarto straordinario, si diceva. Miami parte segnando 6 canestri sui primi 8 tentativi ed è devastante: i primi 12 minuti si chiudono sul 46-14 per i padroni di casa. 46 punti nel primo quarto è il nuovo record di franchigia per gli Heat, che proseguono nel loro incredibile momento anche nel secondo quarto, portando avanti un parziale da 33-8 accrescendo il proprio vantaggio a 36 punti, tirando col 61.8% dal campo.
Houston si riassesta offensivamente e prova un rientro insperato, reso però praticamente impossibile dallo svantaggio accumulato. A nulla vale la bomba da centrocampo sulla sirena del terzo quarto di Westbrook. Miami vola a +40 sul 113-73 ad inizio quarto quarto e amministra fino al termine.
Utah Jazz 94-105 Los Angeles Clippers
Si affrontano due squadre dal record identico allo Staples Cente. Sia Jazz che Clippers hanno infatti 4 W e 2 L. La sfida è fra due fra le migliori difese di tutta la lega e il basso punteggio del primo periodo (20-16 Utah) lo testimonia.
La partita è una vera partita, nonostante degli attacchi non propriamente spettacolari in questo caso specifico. Le basse percentuali non impediscono però a Kawhi Leonard di indossare ancora una volta le vesti del trascinatore: se i Clippers non affondano è in gran parte merito suo. Durante il terzo quarto Utah infatti tocca anche la doppia cifra di vantaggio ma è puntualmente rincorsa dai canestri dell’ex Spurs e Raptors.
La rimonta dei padroni di casa si concretizza nell’ultimo periodo: Harrell, con la sua solita, straordinaria intensità, Leonard da leader, Lou e Green, tutti insieme i Clippers rimontano grazie ad un quarto da 40 punti segnati e portano a casa la W. 30 punti per Leonard, ottimi dalla panchina, come al solito, Williams e Harrell. A Utah non basta un Mitchell da 36 punti.
Los Angeles Lakers 103-96 San Antonio Spurs
In un AT&T non propriamente pieno va in scena l’ennesimo LeBron James show. La tripla doppia del 23 guida i Lakers ad espugnare l’Alamo per un record di 5-1.
I minuti iniziali del primo periodo sono opera del dinamico duo James-Davis. I due spadroneggiano letteralmente sul lato offensivo, facendo il bello e il cattivo tempo. San Antonio però non è da meno in attacco e resta incollata alla partita, spesso e volentieri guidando nel punteggio.
Il secondo quarto vede un grande impatto da parte di Dwight Howard, sempre attento a cogliere eventuali seconde occasioni in attacco. A guidare la carica però c’è ancora l’instancabile e inarrestabile 23.
Alla lunga i Lakers allungano, nonostante le resistenze Spurs: la tripla di Kuzma dal logo, allo scadere del secondo quarto, vale il +13.
Nel terzo periodo gli Spurs sono di altra pasta e guidati da White e DeRozan provano a ricucire lo svantaggio. L’operazione riesce e i punti di distanza tra le due squadre diventano solo 5 con 12 minuti da giocare.
L’ultimo quarto è battaglia vera: i Lakers provano a scappare via con un Howard davvero in grande spolvero, sempre pronto offensivamente. La pellaccia degli Spurs però è cara da vendere e San Antonio resta in partita fino all’ultimo, fino alla tripla di Caldwell-Pope che chiude i giochi.
21+11+13 per LeBron, 25+11 per Davis, 14+13 per Howard dalla panchina. Grande prova di squadra per San Antonio, dall’altra parte.