Chicago Bulls 95-108 Indiana Pacers
Un lungo inseguimento durato 48 minuti e mai portato a termine. Dopo il 6-5 iniziale Bulls con 9.45 da giocare sul cronometro del primo quarto, i Pacers mettono la testa avanti e non si voltano più indietro fino alla fine della partita. I primi due quarti sono molto duri per gli ospiti, messi a durissima prova dall’organizzazione tattica e difensiva di Indiana.
Gli uomini di coach McMillan mantengono alta l’intensità in difesa e per Chicago diventa impossibile rientrare in partita, nonostante lo svantaggio ridotto in più occasioni.
Splendida partita di Brogdon, sempre più leader della squadra in attesa di Oladipo. Che rimpianto per i Bucks. Ottimo TJ Leaf dalla panchina con 13 punti e 15 rimbalzi. Per Chicago doppia doppia di Carter Jr (20+10).
Sacramento Kings 113-92 New York Knicks
Male male i Knicks, ancora una volta. La sesta sconfitta stagionale per i newyorkesi arriva tra le mura amiche del Madison Square Garden per mano dei non proprio irresistibili Kings. SAC si porta avanti con Harrison Barnes sul 10-9 e da lì inizia ad allungare, punendo senza pietà le tante amnesie difensive degli avversari: +20 sul finire del secondo periodo.
Gli ospiti non smettono di premere sull’acceleratore nemmeno nel terzo quarto e si portano oltre i 30 punti di vantaggio, trascinati da un Fox irresistibile. La partita finisce qui. Per New York si salvano solo Morris e Barrett. Ottimi invece Barnes, Hield e soprattutto Fox, autore di una schiacciata memorabile.
Dallas Mavericks 131-111 Cleveland Cavaliers
Ebbene sì, l’imbattibilità casalinga dei Cleveland Cavaliers è purtroppo giunta al termine. Un sogno ad occhi aperti.
I padroni di casa danno comunque battaglia a Doncic e soci, soprattutto nella prima metà di gara. Dallas è infatti spesso costretta a inseguire nel punteggio, vista la serata di grazia da dietro l’arco dei Cavs guidati da un grande Love. Curioso come a un minuto dall’intervallo lungo nessuna delle due squadre abbia ancora tentato un tiro libero.
Cleveland dà ancora battaglia nel terzo quarto, ma l’onda lunga dei Mavs capitanati ancora da un Doncic extra lusso (tripla doppia da 29 punti, 14 rimbalzi e 15 assist, la seconda in fila dopo quella coi Lakers) si abbatte sui padroni di casa. Quando arriva la ventesima tripla di partita, Dallas è già oltre la doppia cifra di vantaggio e può amministrare senza troppi patemi.