Detroit Pistons 99 – 115 Washington Wizards
Buona vittoria casalinga dei Wizards di coach Brooks, che battono i Detroit Pistons interrompendo la striscia di 20 punti e 20 rimbalzi fatta registrare da Andre Drummond nelle ultime tre uscite. Non c’è esattamente il pubblico delle grandi occasioni alla Capital One Arena, dove i padroni di casa hanno avuto modo di rifarsi dall’ultima, disastrosa, gara contro i Timberwolves, persa di 22 punti nonostante l’assenza di Karl Anthony Towns per la querelle che lo ha visto coinvolto con Joel Embiid. Anche stavolta i padroni di casa hanno dovuto fare i conti con degli avversari piuttosto rimaneggiati, con i vari Griffin, Rose e Jackson fermi ai box, ma come dichiarato da coach Casey “non ci sono scuse, questa è l’NBA”. Il grande equilibrio che ha caratterizzato ampi tratti della gara si è poi definitivamente spezzato nel corso del terzo periodo, quando i Wizards hanno iniziato a prendere sempre più margine senza che Drummond e soci riuscissero ad impedirglielo. Buona la prova di Bradley Beal, che chiude con 22 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, mentre tra le fila degli ospiti spiccano i 15 punti conditi da 24 rimbalzi del solito Drummond e i 24 punti messi a referto da Luke Kennard.
Portland Trail Blazers 118 – 127 Golden State Warriors
Prima vittoria al Chase Center di San Francisco per i giovani Warriors di coach Kerr, che sorprendono i ben più esperti Trail Blazers riuscendo a cogliere il secondo successo stagionale. Niente rivincita dunque per i ragazzi di coach Stotts dopo lo sweep subito negli ultimi Playoff nonostante le pesanti assenze dei vari Curry, Thompson e Green, con le seconde linee che, almeno per stanotte, non hanno fatto rimpiangere troppo i fasti del passato. L’energia e l’entusiasmo sono stati i segreti alla base della vittoria casalinga dei Warriors, che complice un’ottima partenza e delle buone percentuali al tiro si sono portati subito avanti nel punteggio. Com’era ampiamente prevedibile, gli ospiti non hanno tardato a farsi sentire, mantenendo la partita in costante equilibrio, spezzato solo nell’ultimo periodo. A caricarsi la squadra sulle spalle ci ha pensato Eric Paschall, che a suon di triple e tiri liberi e cori che invocavano un quantomeno prematuro premio di MVP ha indirizzato la partita in favore di Golden State nel giorno del suo ventitreesimo compleanno, diventando il primo rookie nella storia dei Warriors a far registrare almeno 25 punti in due gare consecutive. Alla fine saranno 34, conditi da 13 rimbalzi, i punti per lui, a cui si sommano i 19 di Ky Bowman e i 18 segnati da Damion Lee in uscita dalla panchina. Niente da fare per Portland, nonostante i 39 punti del solito Damian Lillard e la doppia doppia da 22 punti e 11 rimbalzi fatta registrare da Hassan Whiteside.
New Orleans Pelicans 125 – 135 Brooklyn Nets
Non basta un super Ingram da ben 40 punti ai Pelicans per cogliere il successo esterno contro i Nets in una gara che, a giudicare dal punteggio finale, ha visto le due difese protagoniste di una serata decisamente difficile. Gara giocata infatti a viso fin troppo aperto dalle due squadre, che fino alla fine hanno cercato di portare a casa la posta in palio nel tentativo di mettere ordine in una classifica tutt’altro che invidiabile. Alla fine hanno avuto la meglio i padroni di casa, che a 5 minuti dalla fine del primo tempo, con il punteggio ancora a favore degli ospiti, hanno imposto un parziale di 20-3, ribaltando il risultato e portandosi sul 63-44. La reazione dei ragazzi di coach Gentry non si è fatta attendere, ma Irving e soci si sono rivelati in grado di gestire il vantaggio senza mai perdere il controllo del match. A proposito di Irving, l’ex Celtics risponde alla prestazione monstre di Ingram con 39 punti e 9 assist in 34 minuti di gioco, che insieme ai 23 di LeVert e alla doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi siglata da Jarrett Allen basta e avanza per avere la meglio sui Pels.