Sacramento Kings 120 – 124 Toronto Raptors
Vittoria interna col brivido per i campioni in carica, che rischiano grosso contro dei Kings alla perenne ricerca della propria identità. Partono con il piede sull’acceleratore Lowry e soci, che dopo aver fallito i primi quattro tentativi dal campo chiudono la prima frazione di gioco sul punteggio di 36-23, finendo però con il passare dei minuti col concedere troppo nella propria metà campo. Gli ospiti rosicchiano punto dopo punto grazie anche ad una buona percentuale complessiva dall’arco e a 35 secondi dal termine Buddy Hield ha tra le mani il pallone che potrebbe riaprire i giochi portando i Kings sul -2, ma il suo tiro si infrange sul ferro finendo nelle mani di Serge Ibaka e sancendo virtualmente la fine del match. A fare la voce grossa tra le fila dei padroni di casa ci hanno pensato Kyle Lowry – 24 punti e 6 assist per lui stanotte – e l’ormai solito Pascal Siakam, che porta a casa la doppia doppia da 23 punti e 13 rimbalzi, mentre gli ospiti si segnala l’ottima prova di di Harrison Barnes, autore di 26 punti, e quella di Bogdan Bogdanovic, che dà il suo contributo dalla panchina con 22 punti.
Orlando Magic 106 – 107 Dallas Mavericks
C’è la firma del solito Luka Doncic sulla vittoria al cardiopalma dei Mavericks di coach Carlisle, che se sul parquet dell’American Airlines Center battono di misura gli Orlando Magic devono dire grazie ai 27 punti, 7 rimbalzi e altrettanti assist dello sloveno, ma soprattutto all’ingenuità dei ragazzi di coach Clifford, giunto alla sua cinquecentesima panchina, e nello specifico di Aaron Gordon, capace di commettere ben due falli in attacco nell’ultimo, determinante, minuto di gioco. Partita combattuta e giocata a viso aperto da entrambe le squadre, con gli ospiti che nel primo quarto falliscono tutte le triple tentate ma riescono in qualche modo a restare in partita fino all’ultimo minuto di gioco. I già citati errori di Gordon pesano eccome sul bilancio della gara, ma i Magic avrebbero comunque la possibilità di riaprire i giochi a 5 secondi dalla fine, quando Seth Curry sbaglia entrambi i liberi a sua disposizione. La tripla di Vucevic, però, non trova il fondo della retina e il pubblico può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Solo 10 punti in 33 minuti per Porzingis, mentre tra gli ospiti spiccano i 23 punti di Gordon, la doppia doppia da 19 punti e 11 rimbalzi di Vucevic e la grande serata di Jonathan Isaac, che chiude con 13 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 4 palle rubate e ben 6 stoppate.
Golden State Warriors 112 – 129 Houston Rockets
Dopo essersi finalmente aggiudicati la prima vittoria della nuova era del Chase Center, i più che rimaneggiati Warriors tornano ad assaporare la sconfitta contro un avversario di tutto rispetto, gli Houston Rockets di James Harden, autore per l’occasione di 36 punti e 13 assist. Polveri decisamente bagnate in avvio per gli ospiti, che in qualche modo erano però riusciti a tenere testa ai più quotati padroni di casa chiudendo il primo quarto sul 30-29 per Harden e soci. Col passare dei minuti, però, la differenza tra le due squadre è emersa sempre più chiaramente, con i Rockets che hanno preso il comando della gara e l’hanno portata a termine con il pilota automatico, senza strafare ma dando l’impressione di essere in costante controllo del match. Doppie doppie sia per Clint Capela che per P.J. Tucker – 19 punti e 16 rimbalzi per il primo, 22 punti e 11 rimbalzi per il secondo – mentre tra gli ospiti si salvano solo o quasi Eric Paschall, che chiude con 19 punti e 6 rimbalzi, e Alec Burks, autore di ben 28 punti e 8 rimbalzi in uscita dalla panchina. 18 punti, 8 rimbalzi e 6 assist per il rientrante Russell Westbrook.