Minnesota Timberwolves 121 – 137 Memphis Grizzlies
Il Defensive Rating non dev’essere stato il primo pensiero delle due squadre impegnate stanotte al FedEx Forum, dove i Memphis Grizzlies, pur avendo apparentemente dimenticato i sani principi del Grit and Grid di gasoliana memoria, riescono ad avere la meglio sui Timberwolves di coach Saunders. Ritmi alti sin dai primi minuti di gioco, con le due squadre che si sono date battaglia ad armi pari almeno fino alla fine del terzo quarto. Da lì in poi c’è stata una sola squadra in campo, con Dillon Brooks e Ja Morant a fare la voce grossa. 16 punti per il primo, 14 per il secondo, per un totale di 30 punti su 36 totali nell’ultima frazione di gioco, cifre al di là della portata di Wiggins e soci, costretti a malincuore a sventolare bandiera bianca. Alla fine dei conti saranno ben 31 i punti realizzati da Dillon Brooks, con il compagno di merende Morant che ne mette a referto “solo” 26. Doppia doppia d’ordinanza per Jonas Valanciunas, mentre ai Timberwolves non bastano i 30 punti e 6 assist di Wiggins e i 25 punti e 13 rimbalzi di Karl Anthony Towns, rientrato in quintetto dopo la squalifica. Buone notizie dal fronte rookie: 18 punti dalla panchina per Brandon Clarke, prova decisamente convincente alla prima in quintetto per Jarrett Culver.
Philadelphia 76ers 104 – 106 Utah Jazz
Seconda sconfitta consecutiva per i Sixers , che dopo essere caduti in casa dei Suns proseguono il loro tour a ovest perdendo di misura per mano dei Jazz di Donovan Mitchell, decisivo con i suoi 24 punti, 5 rimbalzi e 8 assist in 35 minuti trascorsi sul parquet. In una gara inevitabilmente condizionata dall’infortunio occorso a Ben Simmons, costretto a lasciare la gara all’intervallo per un problema alla spalla destra in seguito ad uno scontro di gioco con Royce O’Neale, i Sixers erano inizialmente riusciti ad imporsi sui padroni di casa arrivando a condurre per 44-36 ad inizio secondo quarto, per poi vedersi superare grazie ai canestri di Bogdan Bogdanovic, autore di 11 punti frutto di un ottimo 5-6 dal campo nel corso della seconda frazione. Ci ha pensato poi Mitchell ad allungare le distanze nel terzo quarto e a portare i suoi sul 78-65 a pochi minuti dalla fine del terzo periodo. Padroni di casa che se la sono poi vista brutta quando Joel Embiid a suon di canestri ha tentato di guidare i suoi verso una rimonta che, per sfortuna dei Sixers, non si è poi concretizzata, anche grazie a un paio di canestri pesanti firmati dal solito Bogdanovic, che chiude con 20 punti , 6 rimbalzi e 5 assist. Doppia doppia da 14 punti e 16 rimbalzi per Rudy Gobert, mentre per Philly spiccano i 27 punti conditi da 16 rimbalzi siglati da Embiid e i 24 punti messi a referto da Josh Richardson.
Milwaukee Bucks 129 – 124 Los Angeles Clippers
Quarta vittoria consecutiva per i Bucks di Giannis Antetokounmpo, che flirta con la tripla doppia da ben 38 punti, 16 rimbalzi e 9 assist e batte i Los Angeles Clippers di George e Leonard… privi per l’occasione sia di George, ancora alle prese con la riabilitazione, che di Leonard, tenuto precauzionalmente a riposo. Partita divertente e ben giocata da entrambe le squadre, almeno nella metà campo avversaria, quella dello Staples Center, dove i padroni di casa hanno la colpa di concedere decisamente troppo – nella fattispecie la bellezza di 42 punti nel solo secondo quarto – agli ospiti, che ringraziano e portano a casa una preziosissima vittoria riuscendo a tenere sempre sotto controllo il risultato. Padroni di casa che hanno avuto il merito di non mollare mai e di arrivare per tre volte al pareggio, ma ogni volta ci ha poi pensato Antetokounmpo a rimettere le cose in chiaro e a riportare i Bucks avanti nel punteggio. The Greek Freek deve ringraziare i 20 punti e 6 assist di Eric Bledsoe e i 24 punti in uscita dalla panchina messi a referto da un George Hill d’annata; a non far rimpiangere le due stelle della squadra ci hanno provato Lou Williams e Montrezl Harrell, entrambi in doppia doppia e autori di ben 34 punti, che non sono però bastati ad evitare la sconfitta.