Vincere contro Toronto non è mai semplice, nonostante le assenze di Lowry e Ibaka. Il successo di stanotte, poi, è stata la prova corale di una squadra che oltre i suoi campioni può contare anche su una panchina di assoluto livello. L’importanza del contributo di tutti si è reso ancor più necessario dall’inizio di stagione a causa dell’infortunio della stella Paul George. Il sei volte All-Star dovrebbe rappresentare, assieme a Kawhi Leonard, il massimo riferimento della squadra. sia in difesa che in attacco.
Per vedere però George in maglia Clippers bisognerà aspettare ancora, almeno secondo il suo allenatore. Intervistato nel post-partita, Doc Rivers ha parlato del giocatore, mettendo il dubbio il suo esordio anche con i Rockets nella sfida di giovedì.
La mancanza di progressi dopo l’operazione alla spalla complica il rientro del campione, che aveva predetto il suo rientro tra il 13 ed il 14 novembre.
Servirà ancora tempo e pazienza per poter ammirare una delle coppie più forti della Lega, costruita per poter portare arrivare dove né i Clippers né George sono mai arrivati. Infatti, nonostante sia una tra delle ali più forti della Nba, il nativo di Los Angeles non è mai riuscito vincere nulla a livello di franchigia, arrivando al massimo in finale di Conference nel 2013.
La trade che lo ha portato ai Clippers quindi è un’opportunità irripetibile anche per George stesso, che si trova a giocare in quella che probabilmente è la prima squadra con cui poter davvero ambire all’anello.
Paul George viene dalla miglior stagione della sua carriera, con 28 punti, 2.2 rubate, 4.1 assist e 9 rimbalzi a partita, segno che il giocatore sta bene e che l’operazione fatta quest’anno è solo per eliminare ricadute future. C’è solo da aspettare e pazientare.
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