Già nella passata stagione James Harden ci aveva abituato a periodi davvero caldi sul fronte realizzativo, basti ricordare l’entusiasmante rincorsa a uno dei tanti record storici a firma Wilt Chamberain.
Segnare punti non è mai stato un problema per ‘il Barba’, detentore del titolo di ‘capocannoniere’ della lega per media punti nelle ultime due stagioni. Nonostante evidenti difficoltà al tiro nelle prime uscite, soprattutto da tre punti, Harden sta confermando il trend personale siglando numeri storici. Secondo quanto riportato da ESPN, i 37,3 punti di media con cui Harden ha mandato in archivio le dieci gare disputate da inizo stagione rappresentano un dato mai raggiunto negli ultimi 50 anni di NBA.
4° PERIODO IN THE ZONE
28 dei 39 punti a referto contro i Pelicans, decisivi per la vittoria di Houston, sono arrivati nella seconda metà di gara. Harden ha commentato a caldo la prestazione ai microfoni di Royce Young di ESPN:
“Arriva il quarto quarto ed è il momento di vincere, devi essere più aggressivo e fare giocate quando si presenta la possibilità, che sia con il mio tiro, andando a canestro, in avvicinamento o facendo la scelta giusta. Nei primi tre quarti […] ero rimasto un po’ passivo.”
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Non é così speciale... col 40÷ al tiro e con 118 pts subiti dai Rockets a partita, rispetto ad es ad un Lebron che tira col 47÷ e la cui squadra subisce 100 pts a partita, è come se ne segnasse 26.7 (37 ÷ 1.18 ÷ 1.18). Lebron ne segna 24.7. Se consideriamo anche quanto incide negativamente in difesa, rispetto ad es. a Lebron, senza considerare assist, rimbalzi, stoppate e palle recuperate, (meglio non parlare delle 5.9 palle perse a partita), ci accorgiamo che in attacco incide molto, ma meno di altri.