Secondo Brad Botkin di CBS, tra i motivi per cui Divac decise di non selezionare Luka Doncic al Draft ci fu il fatto di non apprezzare il padre del giocatore sloveno.
Si può evitare di scegliere un giocatore per motivi che hanno poco o nulla a che fare col parquet o che, addirittura, non c’entrano praticamente nulla?
Probabilmente no. Non bastano motivi irrazionali, ma a volte possono far pendere la bilancia in maniera determinante. E questo pare essere il caso proprio di Doncic.
Il giocatore del Real Madrid veniva una stagione straordinaria in Europa e su di lui c’era un forte hype anche oltreoceano, nonostante “qualche” parere contrario. Il giocatore però non venne scelto né alla prima, né alla seconda, ma alla terza, salvo poi essere scambiato con la quinta.
Ora, la prima scelta di Phoenix aveva anche un senso, con la franchigia in cerca di un big man e con Ayton ritenuto da molti un papabile erede di Shaq. La scelta di Atlanta di scambiarlo con Dallas poteva avere senso, anche più di Phoenix, dato che oggi si ritrovano con Trae Young e la decima scelta 2019, Cam Reddish.
Ma nel mezzo ci sono stati i Kings, e la loro scelta aveva creato molte perplessità, anche al loro allenatore. La motivazione principale era stata che non si voleva creare una competizione dannosa con De’Aaron Fox, ma ancora oggi rimane piuttosto debole come plausibile causa.
Ultimamente quindi è iniziata a circolare un’altra voce. Durante un podcast di Adrian Wojnarowski, il giornalista di ESPN Tim MacMahon ha dichiarato che:
Quello che ho capito è che (Divac) era molto vicino a Luka e conoscere così bene il padre ha avuto ruolo importante nella sua decisione. Praticamente, non aveva (Divac) una grande opinione del padre, e come del padre anche del figlio.
Probabilmente non si saprà mai se l’irrazionalità è stato l’ago che ha spostato la bilancia e ha causato la rinuncia a Doncic. Ma è anche vero che indipendentemente da ciò, con un Doncic così il Draft 2018 di Dallas è candidato a passare alla storia come uno dei grandi steal of the Draft. Con buona pace di Sacramento.
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