Rajon Rondo dovrà pagare cara l’espulsione rimediata contro Oklahoma. 35.000 dollari per contatto antisportivo, insulti all’arbitro e rifiuto di uscire dal campo dopo l’espulsione : questa le penalità commesse secondo la Lega.
Il fattaccio è avvenuto a inizio dell’ultimo quarto della partita tra Lakers e Thunder, vinta dai losangelini con molta fatica, dopo che gli arbitri hanno espulso il playmaker a causa del suo secondo flagrant foul.
I giudici avevano infatti espulso Rondo che, a gioco fermo, aveva tentato di liberarsi dalla marcatura di Schröder con un gesto scomposto. Il movimento della gamba del play di Los Angeles era stato ritenuto intenzionalmente pericoloso.. Il play però non aveva gradito affatto la decisione, e aveva prima insultato l’arbitro e poi aveva fatto resistenza quando invitato ad uscire dal campo.
Rondo è famoso per il suo temperamento focoso, che gli ha causato varie espulsioni in carriera: uno degli episodi più noti risale solamente alla passata stagione, quando arrivò alle mani con Chris Paul. Il giocatore comunque, nonostante il carattere turbolento che ha caratterizzato anche il suo rapporto con la dirigenza Lakers, è una pedina fondamentale di coach Vogel, considerando che rimane l’unico vero playmaker presente nel roster giallo-viola.
L’ex play di Boston, dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare l’inizio di stagione, ha ricominciato a prendere confidenza con il parquet. 21 minuti con 8 punti e 6 assist a partita di media fin qui, ma soprattutto il compito di far girare la palla come nessuno altro può fare e sa fare in casa Lakers.
Fondamentale però per Rajon riuscire a calmarsi quando entra in campo, anche perché a 33 anni il suo è un ruolo da veterano, che non gli permette di lasciarsi andare a colpi di testa. Soprattutto se vuole diventare il primo giocatore a vincere sia con Celtics che con i Lakers.
Leggi anche:
Rondo su Paul: “E’ un pessimo compagno di squadra, ma la gente non lo sa”
Rondo vuole essere il primo a vincere il titolo con Celtics e Lakers
coach Vogel conferma: “LeBron e Rondo le nostre point guards”