Detroit Pistons 101-102 Charlotte Hornets
Le voci dell’eventuale trade Drummond-Charlotte sembrano non aver influenzato le due squadre, vista la gara combattuta. I padroni di casa la mettono sull’atletismo, di cui sono ricchissimi, e tempestano di contropiedi chiusi in alley oop il ferro dei Pistons. Detroit risponde con le triple di un ispirato Blake Griffin e ha l’occasione di vincere allo scadere: Rose scarica però in ritardo e Kennard tira fuori tempo massimo, comunque non a bersaglio.
Orlando Magic 116-104 Cleveland Cavaliers
Evan Fournier: è il francese la chiave della vittoria Magic in quel di Cleveland. I Cavaliers ritrovano Kevin Love, out da diverso tempo e ancora un po’ arrugginito. Troppo poco per tentare di contrastare lo stesso Fournier, che in attacco dirige le operazioni e chiude a 30 punti, portando i suoi sul +15 con ancora parecchio tempo sul cronometro del quarto periodo per una vittoria in saccoccia con anticipo.
Brooklyn Nets 110-121 Boston Celtics
Poteva essere la notte del grande ritorno di Kyrie Irving a Boston, ma l’infortunio non ne ha dato occasione. La città è affissa di fotografie di Irving con la scritta “coward”. Nets Celtics rimane comunque una sfida tra due delle squadre più attrezzate ad Est. Brooklyn, nonostante gli infortuni, dà battaglia, soprattutto da dietro l’arco. I canestri di Dinwiddie, Harris e Temple sono delle vere bombe che valgono ben 40 punti nel solo secondo quarto. Ai Celtics serve il miglior Kemba Walker: a fine partita sono 39 punti con 6 triple, per una prestazione davvero straordinaria. L’ex Charlotte è una scheggia imprendibile per la difesa avversaria.
Chicago Bulls 90-104 Golden State Warriors
Zach LaVine (36 punti) brilla ancora anche in quel di San Francisco, ma stavolta non basta ai Bulls per espugnare anche il parquet del Chase Center. I rimaneggiatissimi Warriors trovano in Paschall e Burks i propri uomini migliori, con 48 punti in due. Golden State, che schiera Draymond Green, parte avanti già nel primo quarto (25-17) e chiude la pratica nell’ultimo (26-17). Resta un mistero l’alternanza di prestazioni dei Bulls.
Utah Jazz 102-121 Indiana Pacers
Che vittoria per i Pacers! Nella sfida del ritorno ad Indianapolis dell’ex Bogdanovic, i ragazzi di coach McMillan battono una delle migliori squadre della Western Conference. E non è una vittoria facile, perché Utah mette in campo le sue armi migliori, trascinata ancora una volta da un Mitchell davvero in grande spolvero. Ai suoi 26 punti si accompagnano i 30 proprio di Bogdanovic, ma Brogdon, Sabonis e Warren sfiorano i 70 punti in tre. Il figlio di Arvydas è il migliore dei suoi.