Klay Thompson non è certamente quel genere di giocatore intenzionato a sparire dai radar dell’NBA, come dimostrato da lui stesso nel corso dell’ultima gara dei Golden State Warriors.
Nonostante l’infortunio al legamento crociato, che lo terrà lontano dai parquet presumibilmente fino al termine della stagione, il giocatore ha saputo reinventarsi un ruolo per poter rimanere a stretto contatto con il resto della squadra.
Durante la sfida contro i Chicago Bulls infatti, Klay Thompson si è accomodato negli spazi riservati alla stampa per commentare il secondo quarto della gara.
Oltre al proprio commento tecnico, il giocatore ha avuto l’opportunità di analizzare il delicato momento di transizione della sua franchigia e del suo record di triple in regular season.
“Mi diverto a interpretare il ruolo del veterano, non posso credere al fatto che sono già arrivato a questo punto della mia carriera. Per quanto riguarda invece il record di triple di Zach LaVine, sono contento che non ce l’abbia fatta, ma so bene che verrà battuto a breve da qualcuno.”
Ma il vero culmine della serata è avvenuto al termine della gara, vinta dagli Warriors, quando Klay Thompson ha letteralmente rubato il microfono dalle mani della reporter per imbastire un simpatico siparietto con Omari Spellman.
Al termine dell’intervista, lo stesso Spellman ha commentato le doti da cronista del suo compagno.
“Klay fa molto ridere ed è difficile restare seri mentre è lui a farti le domande. Non sei abituato ad avere un compagno al posto del giornalista, ma è stato divertente. Sono felice che lui si senta così coinvolto ogni volta che scendiamo in campo.”
Draymond Green, l’ultimo senatore della squadra rimasto in campo con i propri compagni dopo gli infortuni di Stephen Curry e D’Angelo Russell, ha scherzato sulla nuova figura professionale del suo compagno e amico.
“Sono cambiate un sacco di cose quest’anno: Klay non ha mai amato rilasciare interviste e adesso si mette addirittura a fare domande. Cosa diavolo sta succedendo? È tutto una follia, credo che si stia annoiando un bel po’.”
Di tutt’altra considerazione è invece Steve Kerr, che si è complimentato con il suo giocatore per la sua spontaneità, memore del suo passato da commentatore ai tempi di TNT.
“Ricordo cha la prima intervista che ho fatto a bordocampo è stata un disastro. Ho sostituito all’ultimo Cheryl Miller perché era influenzata e tra un quarto e l’altro dovevo fare l’intervista a Vinny Del Negro. Dopo avergli fatto la domanda, sono rimasto con il microfono lontano dalla sua bocca e il produttore ha iniziato a urlarmi di tutto nell’auricolare. Non mi hanno più chiesto di fare una roba del genere e la cosa non mi ha sorpreso.”
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