NBA, James Harden fa 60 punti in tre quarti contro gli Hawks!
Incredibile, irreale prestazione da parte di James Harden. L’asso degli Houston Rockets, infatti, nella notte NBA appena trascorsa ha messo a referto 60 punti in 3 quarti nella larga vittoria per 158-111 contro gli Atlanta Hawks. Si tratta dalla quarta partita da 60 punti nell’intera carriera del giocatore che ha raggiunto Michael Jordan al terzo posto in questa speciale graduatoria. Nessun giocatore attualmente in NBA ha registrato più di un 60-point game, solo Kobe Bryant (6 volte) e Wilt Chamberlain (32 volte) hanno fatto di più.
L’ex MVP del 2017, nel match contro Atlanta, ha raggiunto quota 60 in tre quarti dopo averne realizzati 29 nel solo terzo parziale. Harden ha chiuso la partita con 16 su 24 al tiro (di cui 8 su 14 dall’arco) e 20 su 23 dai tiri liberi in 31 minuti sul parquet. I 60 punti in 24 tentativi rappresentano un altro record per la guardia dei Rockets: mai nessuno era riuscito a realizzare 60 punti con così pochi tiri dal campo. In precedenza, Karl Malone, il 27 gennaio 1990, aveva raggiunto quota 60 con 26 tentativi.
Minor numero di tiri tentati in una partita 60 punti
DATA
GIOCATORE
SQUADRA
AVVERSARIO
TENTATIVI
PUNTI
Nov. 30 2019
James Harden
Rockets
Hawks
24
60
Gen. 27 1990
Karl Malone
Jazz
Bucks
26
61
Gen. 30 2018
James Harden
Rockets
Magic
30
60
Dic. 25 1984
Bernard King
Knicks
Nets
30
60
Dic. 20 2005
Kobe Bryant
Lakers
Mavericks
31
62
Il giocatore è arrivato vicino anche a superare il suo career high, 61 punti, realizzato contro San Antonio il 22 marzo scorso. Nel corso della partita sul megaschermo dell’Arena è stato segnalato che Harden era a soli 2 punti dal fissare il suo nuovo massimo in carriera. Successivamente il numero 13 è stato inquadrato dalle telecamere lasciandosi andare ad un ironico:
“Ero così vicino!”
Nel post partita il Barba ha quindi commentato l’episodio, senza invece volersi concentrare troppo sulla particolarità dei suoi 60 punti in tre quarti:
“Sì, in quel momento stavo giocando un po’ con i tifosi, ma onestamente non sapevo fossi così vicino. Abbiamo invece giocato davvero una bella partita in quei 3 quarti, quindi era giustamente un’opportunità per altri ragazzi di poter giocare sul parquet, se lo sono guadagnato allenandosi tutti i giorni.”