Come ogni anno ESPN anticipa l’NBA Draft con delle simulazioni che permettono ai tifosi e agli esperti del settore di avere un’idea di base sui possibili risultati del prossimo Draft.
Per il Draft 2020 all’interno della top 10 è presente l’italo-americano Nico Mannion, che si aggiudica la settima posizione:
1. NYK LaMelo Ball Illawarra 6-7 PG 18.2
2. MEM Anthony Edwards Georgia 6-3 SG 18.3
3. CHA James Wiseman Memphis 7-1 C 18.6
4. ATL Cole Anthony North Carolina 6-3 PG/SG 19.5
5. GSW RJ Hampton NZ Breakers 6-5 PG 18.8
6. CLE Deni Avdija Maccabi 6-9 SG/SF 18.9
7. CHI Nico Mannion Arizona 6-3 PG 18.7
The Red Mamba, così chiamato per gli evidenti capelli rossi, si sta rendendo protagonista dei suoi Wildcast, soprattutto nell’ultima partita giocata contro i Pepperdine. Egli infatti è stato l’autore dell’ultimo canestro che ha sancito la vittoria della sua squadra.
A tal proposito il coach Sean Miller ha dichiarato:
“Nico è questo tipo di giocatore. Non è la prima volta che fa un canestro vincente. Per essere solo un freshman sembra già averle viste tutte”.
A soli 18 anni dunque dimostra a tutti il suo valore e la determinazione sul campo e per la squadra, complici anche le diverse esperienze del passato. Tra queste la partecipazione all’Hoop Summit (vetrina dei migliori liceali al mondo) e un’apparizione anche con la maglia della nazionale italiana.
Oltre all’ammirazione dei tifosi e dei compagni di squadra, Nico Mannion si è portato a casa un altro importante obiettivo: la nomina di MVP of the wooden legacy:
“Aver ricevuto il premio è grandioso, ma durante il torneo non ci stavo pensando. Stavo pensando di ottenere la vittoria e di giocare il più forte possibile. Siamo riusciti a farlo ed è stato grazie a tutta la squadra “.
“È stato davvero emozionante per noi. Abbiamo dei ragazzi forti che lavorano duramente e tutti vogliamo davvero vincere. Quando tutti assimilano il concetto di gioco di squadra e lavorano duramente, possono succedere cose molto positive”.
Nico Mannion rappresenta anche la speranza di rivedere un italiano nell’NBA Draft dopo 10 lunghi anni d’attesa. Pur essendo soltanto alla sua annata di debutto (e probabilmente anche unica) nella NCAA, è già il secondo miglior marcatore di squadra con 15 punti a partita in un college al n°14 del ranking di tutti gli Stati Uniti. Niente male anche per quanto riguarda le statistiche al tiro (il 51% dal campo, il 46.7% da tre e oltre l’80% ai liberi) ma non solo: The Red Mamba ha messo in mostra le sue doti di passatore, testimoniate dai quasi 6 assist a partita che ne fanno il miglior assist man della squadra.
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