Da quando le rispettive scelte sono state scambiate l’una per l’altra allo scorso Draft, tra Luka Doncic e Trae Young è nata una rivalità sportiva. Sin dallo scorso anno i due sono stati paragonati tra di loro, e la prima “sfida” è stata vinta dallo sloveno che ha conquistato il premio di Rookie of the Year.
Lo stesso Trae è consapevole dell’inevitabile narrativa che accompagnerà questa rivalità per la loro intera carriera, ma è altresì stufo di sentirne parlare:
“Mi annoia. Io voglio solo giocare a basket, so di cosa è capace lui. Mi dà fastidio perché è noioso sentirselo chiedere ogni volta. So che è inevitabile che sia così, anche se non sono stato io a chiederlo. Sono due situazioni completamente diverse, siamo due tipi di giocatore totalmente diversi. Io sto giocando bene, lui anche, va bene così.”
Anche se a parole Young sembra non dare molto peso alla rivalità, la trade-up effettuata dai Mavs al Draft 2018 pur di accaparrarsi Doncic sembra aver lasciato qualche strascico nel giocatore degli Hawks, che ora vuole dimostrare alla propria franchigia di non aver fatto una scelta sbagliata:
“Ovviamente questo mi da un po’ di motivazione. Penso però che ognuna delle due squadre abbia fatto il meglio per sé. Stiamo andando bene: il processo di rebuilding funziona, abbiamo molti giovani e stiamo cercando di costruire una cultura vincente in questa città. È fantastico, i tifosi ci supportano molto.”
Se Doncic sta vivendo un’annata fin qui incredibile, entrando di diritto tra i candidati al premio di MVP, anche Young si sta “facendo guardare”. I suoi 28.2 punti di media a partita lo mettono al quinto posto della classifica dei marcatori e al quarto in quella degli assist, con i suoi 8.3 di media. Trae ha uno degli usage rate più alti ma è comunque lucido ed efficente, come dimostra il 45.7% dal campo e il 38.5% dalla linea dei 3 punti.
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