Oklahoma City Thunder

NBA, Chirs Paul punito con delay of game: “Mi hanno beccato”

Dopo l’episodio che ha coinvolto Jordan Bell e Chris Paul e che ha permesso l’incredibile finale tra Oklahoma City Thunder e Minnesota Timberwolves, nella partita contro i Blazers gli arbitri hanno richiamato CP3 per lo stesso motivo.

L’ex playmaker dei Rockets, infatti, è stato punito per delay game poiché non si era ancora tolto sovramaglia e pantaloni di riscaldamento prima di entrare in campo. Un secondo fischio è poi arrivato a 2 minuti e mezzo dal termine del secondo quarto verso la panchina dei Thunder, sempre per delay game.

Chris Paul ha attaccato con grande sarcasmo il tecnico: appena subito il fischio, ha detto ad alta voce facendosi sentire dai microfoni:

“Stai cercando di mandare un c**** di messaggio.  Stasera finirai su SportsCenter, bel lavoro! Stasera finirai su SportsCenter”.

Il richiamo dunque non è stato preso molto bene dal giocatore dei Thunder, che dimostra ancora una volta di non avere un bel rapporto con gli arbitri. Inoltre, nel postgame, ha commentato l’evento e ha sottolineato come, secondo lui, l’azione degli arbitri è stata una sorta di “ripicca” nei suoi confronti dopo l’episodio con Jordan Bell nello scorso match.

“Erano entrambi contro di me, no? E’ stato bravo. Mi ha beccato. Mi ha beccato in pieno. Se l’hanno fatto per ripicca? Voi che ne pensate? Mi ha beccato, ma ho imparato qualcosa di nuovo. Non si possono avere la sovramaglia e i pantaloni quando stai per entrare in campo. Mi hanno detto che se ne avessi avuto solo uno, sarebbe andato bene. Si impara sempre qualcosa di nuovo. Comunque sia, abbiamo vinto quindi mi sta bene”.

Anche Billy Donovan, coach dei Thunder, ha commentato l’episodio ma con più serenità e accettando di buon grado il giudizio egli arbitri:

“Non so perché ci è stato fischiato il primo “delay of game”, mentre sul secondo mi hanno detto che avevano  la sovramaglia, ma non ho visto bene. Ovviamente quando è successo ho pensato che stessero facendo un po’ i puntigliosi, ma quando gliel’ho chiesto mi hanno detto solo che stavano seguendo la regola. Di sicuro mi è tornato in mente quello che è successo nell’ultima partita. Ma se quella è la regola e noi non la rispettiamo, allora ci meritiamo il ‘delay of game’, mi sta bene. Non ho visto bene gli episodi, perciò non so dire se avevano ragione oppure no”.

Nonostante questi due piccoli episodi, i Thunder hanno vinto per 96-108 e si preparano a sfidare i Jazz di Donovan Mitchell.

 

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Pietro Carfì

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