Guerschon Yabusele, che per due anni ha indossato la casacca dei Boston Celitcs, da quest’anno gioca in Cina con la maglia dei Nanjing Monkey Kings. Dopo aver disputato 41 partite lo scorso anno e 33 quello prima, il giocatore ha firmato un contratto questa estate per poter tornare a giocare in oriente.
A far notizia, però, non sono i suoi 14 punti nella penultima gara e neanche i 17 punti con 7/12 al tiro dell’ultimo match. Ciò che ha messo un po’ in evidenza l’ex Celtic è stata la multa subita da parte della CBA (la Chinese Basketball Association).
Yabusele è stato accusato di “non aver prestato sufficiente attenzione all’inno nazionale cinese” ed è stato costretto a pagare una multa pari a 10.000 yuan, che in realtà non sono neanche 1.500 dollari.
Ciò che fa riflettere e incuriosire è sicuramente il perché della multa. Yabusele, infatti, risulta colpevole per aver tenuto la testa bassa, mentre i compagni eseguivano l’inno nazionale con lo sguardo rivolto alla bandiera cinese. I provvedimenti presi dalla CBA sottolineano quanto in Cina siano rilevanti certi episodi e soprattutto quanto sia forte l’orgoglio della popolazione per il proprio paese.
La vicenda, però, può rischiare di assumere un significato diverso arrivando addirittura a ripercorrere le polemiche scoppiate tra NBA e Cina in seguito al famoso tweet del GM dei Rockets Daryl Morey durante la Summer League.
Fortunatamente la notizia non è così rilevante poiché a farne le spese è l’ex scelta n°16 al Draft 2016 dei Boston Celtics, ma ciò non significa che in futuro non possano capitare nuovamente disagi legati a queste tematiche.