(16-7) Toronto Raptors 93-92 Chicago Bulls (8-17)
Devono faticare più del pronosticabile i Raptors per avere la meglio dei Bulls. Chicago infatti risponde punto su punto ai colpi dei campioni in carica, che si affidano ancora una volta a Pascal Siakam. LaVine però risponde alle triple del camerunense. I Bulls alzano il livello difensivo e riescono a guadagnare qualche punto di vantaggio, arrivando sul 78-71. Toronto si rimette in partita grazie anche a Powell e arriva nei secondi finali in vantaggio di un punto. LaVine ha l’occasione per il sorpasso ma il tentativo al ferro è fuori bersaglio.
(11-12) Oklahoma City Thunder 104-90 Utah Jazz (13-11)
I Jazz hanno perso 5 delle ultime 7 partite e ospitano un avversario ostico come OKC. La solfa rimane infatti la stessa: un ispirato Chris Paul (16 punti) fa il bello e il cattivo tempo, inventandosi canestri da posizioni impossibili e facendo impazzire i difensori avversari (citofonare Gobert per conferma). Coadiuvato dai soliti Gilgeous-Alexander (20 punti) e Dennis Schroder (27 punti), CP3 porta OKC quasi sul +20 durante il terzo periodo. I Thunder amministrano senza patemi, mentre Utah deve leccarsi ancora una volta le ferite.
(10-14) Detroit Pistons 105-103 New Orleans Pelicans (6-18)
Per l’ennesima volta in questa stagione, i Pelicans danno battaglia fino all’ultimo e alla fine vengono sconfitti. Trascinati da un grande Brandon Ingram (31 punti), i padroni di casa conducono infatti per tutta la prima metà di gara. I Pistons si risvegliano nel quarto quarto soprattutto grazie ad uno strepitoso Derrick Rose (21 punti): l’ex Bulls segna 17 punti nel solo ultimo periodo e un paio di canestri pesanti che tengono i Pistons in partita. Rose si gioca anche l’ultimo possesso: il jumper vale il +2 sulla sirena. Gli arbitri rimettono 0.3 secondi sul cronometro e così i Pelicans hanno un’ultimissima occasione: Ball alza la rimessa direttamente nei pressi del ferro ma Drummond intercetta la palla.