La vittoria contro i Clippers, la decima di stagione per i Bulls, dà respiro allo staff di coach Jim Boylen.
Prima della sfida casalinga contro L.A., la dirigenza di Chicago aveva confermato la guida tecnica. Così John Paxson ai microfoni di The Athletic:
“Non sono qui a dare i voti, davvero. Ciò che posso dirvi è che siamo legati a Jim. Non è cambiato nulla, gli abbiamo dato un contratto in estate. Non c’è una soluzione rapida alla situazione attuale. Cambiare per il gusto di cambiare spesso non porta a risultati […]. Abbiamo una squadra giovane […], vedo il piano di sviluppo individuale che [lo staff] ha in mente per i giocatori. Sono tranquillo da questo punto di vista[…]. Non siamo dove vorremmo o ci aspetteremmo di essere, non è un segreto.”
COSTANZA
Bulls con altri obiettivi dopo il primo quarto abbondante di stagione. Il punto di Paxson:
“Sentivamo la necessità di metterci alla prova ponendo come target la lotta per un posto ai Playoff. Con cinquanta e più partite da giocare, non sai mai cosa può succedere, ma non stiamo giocando a quel livello […]. Ho sottovalutato [la difficoltà] nell’implementare un nuovo sistema. Quando si sta imparando non è facile giocare d’istinto, ma non sto cercando scuse […]. Manca costanza e quest’aspetto ci è costato caro […]. Il coach è aperto a idee e feedback […] mi chiede di essere onesto nei giudizi ed è molto ricettivo. Dobbiamo dare tempo a ogni staff.”
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