Il recupero dall’infortunio alla mano procede a buon passo: Stephen Curry ha così deciso di riunirsi ai compagni di squadra, che non stanno vivendo un momento positivo.
Golden State si trova infatti in fondo alla classifica della Western Conference, con un impietoso record di 6 partite vinte e 24 perse. Gli infortuni del lungodegente Thompson, le piccole problematiche occorse a Green e Russell e, appunto, il grave infortunio alla mano di Curry, hanno completamente compromesso gli obiettivi della stagione dei ragazzi di Kerr.
La totale assenza di bisogno di vincere permette così all’allenatore di dare spazio a nuovi giocatori interessanti, tra tutti Eric Paschall. A lavorare con i compagni è però tornato lo stesso Curry, che da poco è ritornato in squadra per proseguire la riabilitazione.
Steph si è infortunato lo scorso 30 ottobre nella sfida contro i Phoenix Suns. Operatosi il giorno seguente, ha trascorso le ultime due settimane a Los Angeles per rimuovere i chiodi e togliere il tutore, potendo così iniziare il suo percorso di riabilitazione.
Coach Kerr ha parlato della situazione del suo numero 30:
“Sta facendo qualche movimento. Non tira ancora, ma fa cose tipo movimenti laterali, salti, cose del genere. È bello che sia di nuovo con noi: la sua presenza rende tutto migliore”
“Ci piacerebbe averlo con noi il più possibile. Non ho ancora parlato con lui della nostra prossima trasferta, ma sono sicuro che passerà più tempo con noi ora che gli è permesso. È stato qua con noi gli ultimi giorni, a lavorare con lo staff”
Golden State aspetta il rientro dei suoi Splash Brothers, senza fretta, per potersi preparare al meglio alla prossima stagione, che si preannuncia come un ritorno in scena col botto.
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