Philadelphia 76ers 97 – 98 Orlando Magic
Non sarà stato il finale di gara dei sogni per Fournier e soci, ma ad ogni modo i Magic sono riusciti a portare a casa una preziosissima vittoria ottenuta contro i ben più quotati 76ers di coach Brown. Difese assolute protagoniste all’Amway Arena di Orlando, dove entrambe le squadre si sono rese protagonista di una prova decisamente anonima, tranne per rare eccezioni individuali, dal punto di vista offensivo, con gli attacchi che nelle grande maggioranza dei casi si sono rivelati stagnanti, senza riuscire a trovare un’occasione convincente per punire la difesa avversaria prima dello scadere dei 24 secondi. Dopo che i Sixers avevano chiuso in vantaggio il primo tempo per 47-46, i padroni di casa sono riusciti col passare dei minuti a rifarsi sotto e a passare in vantaggio per 93-83 a meno di due minuti dal termine della gara. Da lì in poi, però, è stata la sagra dell’errore dalla lunetta, con i Magic capaci di sbagliare ben 6 liberi sugli 11 a disposizione. Per loro fortuna gli ospiti non sono però riusciti ad approfittarne, con il tiro della disperazione di Embiid che non ha trovato la via del canestro. 24 punti e 11 rimbalzi sia per Tobias Harris che per lo stesso Embiid, mentre dall’alta parte ci hanno pensato Gordon – 19 punti e 11 rimbalzi per lui – e Fournier con i suoi 20 punti e 8 assist ad assicurare la vittoria alla squadra di casa.
Milwaukee Bucks 112 – 86 Atlanta Hawks
Bucks con il pilota automatico alla Philips Arena di Atlanta, dove gli Hawks, nonostante l’assenza di Antetokounmpo per un problema alla schiena, non sono riusciti ad evitare la più o meno annunciata Caporetto, diventando così la squadra con il peggior record della lega. A fare le veci dell’MVP uscente ci hanno pensato Khris Middleton – che flirta con la tripla doppia chiudendo con 23 punti, 8 rimbalzi e 7 assist – e un Ersan Ilyasova dominante sotto le plance, autore di 18 punti e ben 17 rimbalzi. A dare il colpo di grazia ai padroni di casa, dopo un primo quarto chiuso in svantaggio di 13 punti, è stato l’infortunio di Trae Young, costretto a lasciare il campo per via di un’infortunio alla caviglia destra subito nel corso della seconda frazione di gioco. Da lì in poi è stata poco più che accademia per i Bucks, con i padroni di casa a cui non sono certo bastati i 20 punti realizzati da Allen Crabbe in uscita dalla panchina per salvare la faccia.
Indiana Pacers 112 – 113 Miami Heat
Gara decisamente frizzante e avvincente quella andata in scena all’AmericanAirlines Arena di Miami, dove gli Heat sono riusciti ad avere la meglio sui Pacers e a guadagnare la quattordicesima vittoria casalinga della stagione grazie a un canestro realizzato da Goran Dragic a 5 secondi dalla fine. Padroni di casa che, dopo aver chiuso il primo quarto sotto per 27-26, erano riusciti a rifarsi sotto e a guadagnare 9 punti di vantaggio in ben due occasioni, ma gli ospiti hanno avuto il merito di non mollare mai e di concedere la vittoria solamente all’ultimo possesso, dopo che nei due minuti finali le due squadre si erano alternate per ben cinque volte al comando della gara. Prima Butler e poi il rookie Kendrick Nunn avevano provato invano a segnare il canestro del sorpasso, ma grazie a due rimbalzi offensivo, indice della tenacia dei ragazzi di Spoelstra, la palla è finita tra le mani di Dragic, che ha chiuso le ostilità consegnando la vittoria ai suoi Heat. 20 punti, 9 rimbalzi e 6 assist per Jimmy Butler, 18 punti e 15 rimbalzi per Bam Adebayo, protagonista nel rimbalzo offensivo finale, mentre tra le fila degli ospiti spiccano i 17 punti conditi da 9 rimbalzi messi a segno da Aaron Holiday.
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