(6-26) Atlanta Hawks 81 – 116 Chicago Bulls (12-20)
Non è sufficiente il rientro di John Collins per Atlanta: senza Trae Young la squadra della Georgia è davvero poca cosa, uscendo con le ossa rotte contro dei non certo irresistibili Chicago Bulls. La compagine di Windy City trova una vittoria necessaria per tentare di raddrizzare un record ancora deludente, complice un 15 su 31 di squadra dall’arco che lascia poco spazio a repliche. A guidare la squadra dell’Illinois un (forse) ritrovato Lauri Markkanen da 25 punti in soli 21 minuti di impiego. Per Atlanta, come detto, brilla Collins con 34 punti e 8 rimbalzi.
(16-14) Brooklyn Nets 98 – 108 Houston Rockets (21-10)
+22 dopo i primi 12 minuti dalla palla a due e pratica risolta in fretta per gli Houston Rockets, contro i Brooklyn Nets. Con questo Harden però, per potersela anche solo giocare, servirebbe il miglior Kevin Durant per la squadra di New York. Giornata d’ufficio per il Barba, che aggiunge 44 punti alla sua stratosferica media realizzativa (per ora la terza migliore di sempre, a quasi trentanove di media), oltre a 10 rimbalzi e 6 assist. 17 su 27 dal campo e 6 su 10 dall’arco per lui, numeri che trovano davvero pochi precedenti nella storia del gioco. 17 punti e 11 assist invece per la sorpresa di quest’anno, ovvero il probabile Most Improved Player Spencer Dinwiddie.
(9-22) Cleveland Cavaliers 94 – 88 Minnesota Timberwolves (11-19)
Wiggins e Towns out da una parte, Kevin Love dall’altra. Cleveland si porta a casa il match dei grandi assenti in una partita con punteggio a ribasso. 61 a 39 è il raffronto assolutamente impietoso dei rimbalzi di squadra, nettamente a vantaggio dei Cavaliers, che costruiscono sotto il tabellone una vittoria che dona ossigeno ad un ambiente rassegnato a ridimensionare drasticamente le proprie ambizioni dopo la partenza di LeBron James. 12 punti e 15 rimbalzi per Tristan Thompson, mentre per i T-Wolves 17 punti e 6 rimbalzi per Kelan Martin.