Nonostante la stagione sia disastrosa fin ora, a Steve Kerr non mancano la grinta e la carica dei tempi d’oro. Forse per rabbia, forse per frustrazione, forse per scuotere i suoi ragazzi, fatto sta che verso la fine dell’ultimo quarto della partita persa per 111 a 98 contro i Sacramento Kings, Steve Kerr è stato espulso. Come se non bastasse, oltre al danno la beffa: la NBA ha deciso di comminare al coach dei Golden State Warriors una multa di 25 mila dollari. Una chiamata giudicata sbagliata ha scatenato tutta l’ira e la rabbia di Kerr. Chissà, la sofferenza nel vedere la sua creatura ridotta in questo modo gli avrà scatenato un’emozione impossibile da contenere.
Attualmente i Warriors devono rinunciare a Klay Thompson, Stephen Curry, Draymond Green e D’Angelo Russel. Insomma il roster è completamente privo delle sue stelle. La stagione fin ora è deludente e disastrosa proprio a causa di questi infortuni. Nonostante l’addio di Durant quest’estate, nessuno avrebbe scommesso neanche un dollaro sul fatto che dopo 38 partite i Warriors avrebbero avuto un record di 9 vittorie e 29 sconfitte, occupando così l’ultimo posto ad Ovest.
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