Un giocatore come Klay Thompson manca come l’aria a tutti gli appassionati di NBA. Sopratutto manca ai Golden State Warriors, reduci da otto sconfitte consecutive e ultimi nella classifica della Western Conference con 9 vittorie e ben 33 sconfitte. Sempre più soli all’ultimo posto. D’altronde, come può non mancare un fenomeno che tira con il 46.7% dal campo e con il 40.2% dalla zona tre punti.
Thompson si è infortunato al legamento crociato nel corso di gara-6 delle ultime Finals e, con ogni probabilità, non lo vedremo in campo nella stagione 2019/2020. Il numero 11, vista l’annata irreparabile che stanno vivendo i suoi compagni, non forzerà i tempi di recupero, anche per cercare di evitare future ricadute. Nell’ultima conferenza stampa è apparso sorridente, felice, e ha parlato della sua riabilitazione e del suo rientro:
“Vorrei essere là fuori. Il recupero sta procedendo bene, ma è un processo lungo. Non ho mai smesso di lavorare dal terzo giorno dopo gara-6 delle Finals. Non mi avrete visto molto in giro, ma ho sempre lavorato.”
Il 3 volte campione NBA ha aggiunto:
“So che i miei compagni stanno attraversando un momento difficile, ma gli dico che il futuro sarà roseo. Vorrei essere lì con loro, ma sto lavorando affinché questo infortunio non possa accadere più. Sarò molto paziente, perché voglio giocare fino a quasi quarant’anni.”
Anche coach Kerr ha fornito un aggiornamento sulle condizioni di Thompson:
“Sto osservando Klay allenarsi sul campo e provare molti tiri. È sorridente, ride. È bello vederlo lì fuori e sono contento per lui che sia sulla strada giusta. Anche se è ancora lontano dal poter giocare. È sulla via del ritorno, ha iniziato a sentirlo anche lui. La routine sta cambiando.”
Non vediamo l’ora di rivederti sul campo, Klay.
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