Tutti in piedi per Brandon Ingram. La seconda scelta al Draft 2016 ha definitivamente spiccato il volo. Dopo gli insuccessi e qualche infortunio ai Lakers, dopo l’incubo di questa estate che lo ha tenuto a letto fermo per un mese a causa dell’asportazione di una costola, il giovane classe ’97 si sta ritagliando un posto tra le prime file del palcoscenico NBA.
Nella partita di stanotte, i Pelicans tagliano, non con poche difficoltà, la serie consecutiva di dieci successi che gli Utah Jazz portavano avanti dal 27 dicembre. Ampio merito va a Ingram, che gioca da solo e trascina alla vittoria la sua squadra grazie al career-high di 49 punti – oltre a 8 rimbalzi e 6 assist. Il prodotto dei Duke Blue Devils è davvero straripante e, tira 15 su 25 dal campo, 3 su 8 da tre punti e 16 su 20 dalla linea dei tiri liberi. I canestri più importanti sono quelli dell’overtime: 5 punti che valgono la sedicesima vittoria stagionale.
L’ala piccola dei Pelicans gioca così bene, che nel corso dell’overtime si alza timidamente il coro “MVP MVP”:
Addirittura, il suo compagno Lonzo Ball si è avvalso dell’aiuto di Twitter per elogiarlo:
Che sia All Star o no, Ingram sta dimostrando tutto il suo potenziale e speriamo che questo career-high sia soltanto l’inizio di una nuova era per il numero 14.
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