Atlanta Hawks 121-120 San Antonio Spurs
Una vittoria a sorpresa quella degli Hawks, capaci di espugnare un campo in cui non vincevano dal lontano 1997. Trae Young, per intenderci, non era nemmeno nato. Lo stesso Young subisce un super crossover da Murray, ma è Atlanta a chiudere in vantaggio di 9 punti a metà gara. Nel terzo quarto Aldridge e DeRozan iniziano a segnare a ripetizione, portando San Antonio a recuperare e ad andare addirittura oltre la doppia cifra di vantaggio. Nell’ultimo quarto, però, Trae (31 punti) diventa incontenibile: due triple ed un floater permettono ai suoi di accorciare lo svantaggio e di arrivare con 11 secondi sul cronometro sotto 120-118 con la palla in mano. Hunter trova Hurter, abilissimo a segnare la tripla del vantaggio. DeRozan si gioca l’isolamento nell’ultimo possesso, ma il suo tentativo è fuori misura.
Miami Heat 115-108 Oklahoma City Thunder
Nel remake delle Finals 2012, anche stavolta sono i Miami Heat ad avere la meglio, espugnando il parquet dei Thunder. Gli Heat partono a razzo: tutto il quintetto segna nel parziale di 14-5 con cui Miami apre la partita. Il primo quarto degli ospiti è sfolgorante, 40 punti segnati e un incredibile 85.7% dal campo. Miami regge il rientro di OKC e mantiene ancora 14 punti di vantaggio a metà gara. Al rientro in campo Danilo Gallinari tocca quota 18 punti con la quinta tripla di serata, ma i Thunder non riescono mai a rimontare, continuando a restare staccati di una quindicina di punti. OKC riesce ad avvicinarsi come non mai agli avversari solo nel finale di gara, quando, con un parziale di 17-3, arriva a -8 a 4 minuti dal termine. La difesa degli ospiti evita però ulteriori crolli, e Miami vince la sua 29esima stagionale.
Portland Trail Blazers 112-120 Dallas Mavericks
L’inizio di partita tra Blazers e Mavericks è sicuramente scoppiettante, visto il 38-37 per i padroni di casa con cui si chiude il primo quarto. Primo quarto da ricordare per il traguardo raggiunto da Carmelo Anthony, diciottesimo giocatore della storia NBA a toccare quota 26.000 punti segnati in carriera. Dallas approfitta poi dell’infortunio di CJ McCollum nel secondo quarto per allungare sugli ospiti, grazie ad un parziale da 34-26: c’è Jalen Brunson a guidare nei punti. Dallas guida a metà gara 72-63. I Blazers tentano il rientro nel terzo quarto, ma gli 11 punti di un caldissimo Tim Hardaway Jr rispediscono al mittente ogni tentativo di rimonta. Portland però non conosce il significato della parola arrendersi, e a 7 minuti dal termine della gara riesce a ridurre lo svantaggio a soli 4 punti. Dallas però ri-allunga e dà la palla in mano a Doncic nei secondi finali: lo sloveno spara la tripla in step-back che vale nuovamente la doppia cifra di vantaggio. Partita finita.