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NBA, Zion Williamson sul debutto: “Era tutto ciò che sognavo, tranne perdere”

Nel giorno del tanto atteso debutto di Zion Williamson, i San Antonio Spurs depredano lo Smooth King Center rovinandogli la prima partita. La squadra di coach Popovich si impone per 121 a 117 e ottiene la ventesima vittoria stagionale. Ottime le prestazioni di DeRozan, che chiude con 20 punti, 5 rimbalzi e un assist, e di LaMarcus Aldridge, autore di 32 punti, 14 rimbalzi e 2 assist.

Dall’altro lato, Williamson gioca 18 minuti di pura classe: 22 punti, 7 rimbalzi e 3 assist. Non male come debutto, per giunta dal recupero di un brutto infortunio. La vittoria sarebbe stata la ciliegina sulla torta, anche per tutti i tifosi scatenati che ad un certo punto della partita cantavano a squarciagola “We want Zion”. Nonostante l’evidente rammarico, il numero 1 dei Pelicans ha commentato così la sua prima gara:

“Era tutto ciò che sognavo, tranne perdere. L’energia che il pubblico ha portato, che la città ha portato, è stata elettrizzante e li ringrazio per tutto questo. È stato un sogno debuttare in NBA, ma alla fine volevo vincere. Guarderò subito alla prossima partita.”

Il prodotto dei Duke Blue Devils ha guardato gli ultimi 5 minuti di partita seduto in panchina per volontà dello staff medico:

“È stata dura. A 19 anni non pensi alla longevità, ma pensi a vincere le partite. È stato molto difficile [rimanere in panchina nei minuti finali].”

Coach Alvin Gentry ha dovuto sostituire Williamson contro la volontà di tutti i tifosi sugli spalti. Si è espresso così sul fatto:

“Zion non poteva tornare in campo, così ha deciso lo staff medico. Nessuno sarebbe felice di tornare in panchina quando sei al livello a cui Williamson stava giocando. Non sono il miglior coach del mondo, ma non l’avrei mai tolto vista la situazione della partita a meno che non mi fosse stato detto di farlo.”

Sui numeri finali ottenuti dal classe duemila:

“Credo che abbiate visto solo un assaggio di quello che può fare Zion. Ha tantissimo potenziale e sono contento di averlo visto giocare. Il tetto che può raggiungere è davvero molto alto e, ce la può fare.”

Infine, anche il compagno Jrue Holiday si è mostrato felice di averlo visto in campo:

“Dopo la prima tripla ho pensato: ‘Ok, figo’. Poi è arrivata la seconda e allora ho detto: ‘Ok ragazzo, stai facendo pratica’. E la terza tripla infilata da quel punto.. L’energia era alle stelle. Lo abbiamo visto fare questo sin dal college. È stata davvero una sorpresa per voi?”

 

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Pubblicato da
Matteo Gentili

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