Sacramento Kings 106 – 127 Detroit Pistons
Dopo ben 42 gare di assenza per un infortunio alla schiena, si rivede sul parquet della Little Caesars Arena di Detroit Reggie Jackson, che con 22 punti realizzati in uscita dalla panchina contribuisce attivamente alla netta vittoria dei suoi Pistons sui Kings di coach Walton. A dargli manforte ci ha pensato il solito Derrick Rose, giunto alla decima gara consecutiva con 20 o più punti – 22, conditi da 11 assist, stanotte – con tanto di career high datato 2010-2011, la stagione dell’MVP, pareggiato. Dopo un primo quarto di studio, i padroni di casa sono gradualmente usciti allo scoperto, guadagnando punto dopo punto un vantaggio divenuto presto incolmabile. Niente da fare dunque per i Kings, a cui non bastano i 22 punti di De’Aaron Fox e i 19 realizzati da Bogdan Bogdanovic.
Oklahoma City Thunder 120 – 114 Orlando Magic
Doveva essere una stagione di transizione, e invece sembra non conoscere sosta la marcia dei Thunder, che all’Amway Center di Orlando battono a domicilio i Magic e la loro difesa, una delle migliori della lega fin qui. Il segreto? I tre piccoletti che rispondono al nome di Chris Paul, Shai Gilgeous-Alexander e Dennis Schroder, che con la loro verve hanno rappresentato un rebus irrisolvibile per i ragazzi di coach Clifford. Decisive, ai fini del risultato, anche le schiacciate di Nerlens Noel, che nel corso del terzo quarto ha contribuito attivamente al parziale di 14-2 che ha definitivamente spezzato gli equilibri, consegnando virtualmente la vittoria ai Thunder. 18 punti e 12 rimbalzi per SGA, con Schroder che invece è il miglior realizzatore dei suoi con 31 punti in 33 minuti. Doppia doppia da 24 punti e 11 rimbalzi per il solito Vucevic e 26 punti per Terrence Ross, che però non bastano ai Magic per avere la meglio stanotte.
Washington Wizards 129 – 134 Miami Heat
E’ servito un overtime all’AmericanAirlines Arena di Miami per decretare il vincitore della sfida tra Wizards e Heat, che hanno dilapidato un vantaggio di oltre 20 punti accumulato già nel secondo quarto per via di qualche scelta discutibile di Erik Spoelstra, prima di rialzare la china e avere la meglio nel supplementare. Grosse responsabilità, come dicevamo, per coach Spoelstra e il suo staff, che hanno deciso di tenere tutto il quintetto titolare a riposo per oltre dieci minuti a cavallo tra terzo e quarto periodo, consentendo ai Wizards di recuperare lo svantaggio. Una volta giunti ai supplementari, il tasso tecnico degli Heat è venuto di nuovo fuori, ma non senza che i ragazzi di Spoelstra rischiassero di uscire dal campo a mani vuote. A 22 secondi dalla fine, infatti, Bradley Beal era riuscito a trovare il canestro del -2, con Butler che, convertendo un solo libero su due, aveva lasciato campo libero allo stesso Beal per trovare la tripla del pareggio, che però non ha trovato la via della retina. Doppie doppie per Jimmy Butler – 24 punti e 10 rimbalzi per l’ex Sixers – e Goran Dragic con i suoi 22 punti e 10 assist, mentre ai Wizards non bastano i 38 punti conditi da 9 rimbalzi e 5 assist di Beal e i 24 punti di Davis Bertans.