Una delle immagini più devastanti legate alla scomparsa di Kobe Bryant è rappresentata da Quinn Cook al di fuori dello Staples Center, in lacrime, in compagnia dei tifosi e con in mano una canotta dell’ex stella NBA. Il giocatore dei Los Angeles Lakers è cresciuto con il suo mito, sin da tenera età. Kobe era il suo idolo, soprattutto ora che era riuscito a trovare spazio nella compagine guidata da LeBron James.
Per onorare la sua figura, Cook ha deciso di cambiare numero di maglia, passando dal numero 2 al numero 28: il numero 8 era quello che indossava nei primi anni di carriera lo stesso Kobe, mentre il 2 era quello della figlia Gianna. Gianna Bryant, che aveva 13 anni, indossava il n. 2 nelle sue partite di basket giovanile e il suo desiderio, già ampiamente espresso, prevedeva di giocatore per l’Università del Connecticut. UConn ha così voluto onorare Gianna mettendo una canotta n. 2 in panchina, a testimoniarne la sua presenza.
Cook non è il primo giocatore in NBA ad aver cambiato numero improvvisamente per onorare Kobe, solo poche ore prima anche Spencer Dinwiddie aveva cambiato la sua #8. L’NBA richiede in genere che un giocatore informi la lega con molti mesi di anticipo in caso di un cambio del numero di uniforme, ma in un momento tragico come questo, la Lega ha concesso l’autorizzazione alla raffica di richieste arrivate dagli atleti.
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