The show must go on. Mai come in questo momento pare difficile andare avanti, parlare di sport e ripartire da dove tutto si era fermato. Eppure bisogna farlo. Ed è giusto così. La vita deve proseguire, anche per coloro che più di tutti hanno sofferto la perdita di Kobe. Come Shaquille O’Neal, uscito distrutto dalla perdita dell’amico.
Proprio a Shaq spettava il compito di organizzare il tradizionale party in onore del Super Bowl 2020, che si terrà tra pochi giorni, il 31 gennaio. Un evento preparato in grande stile, ricco di star e di ospiti famosi per festeggiare un evento sportivo straordinario. Una festa pianificata da mesi ma che le circostanze attuali, purtroppo, renderanno sicuramente differente.
L’ex centro dei Lakers e compagno di Kobe, ha voluto ribadire in un post su Instagram la sua presenza all’evento del 31:
“Una parte di me mi spingeva a star da solo, per riflettere su quanto mio fratello [Kobe Bryant] e la sua famiglia significhino per me e la mia famiglia. Mi chiedo però ‘Cosa direbbe Kobe?’ Lui vorrebbe che noi andassimo avanti, celebrando la vita e io farò semplicemente questo.”
Per onorare la memoria dell’amico fraterno, e quella di tutte le vittime, Shaq ha deciso che anche la festa del Super Bowl potrà contribuire alla causa:
“Tutti i proventi dell’evento saranno devoluti alle famiglie delle vittime e alla fondazione di Kobe e Vanessa. Tutti assieme celebreremo coloro che hanno perso la vita in quella tragedia. Riposa in pace fratello amico e compagno. Fino a quando non ci incontreremo di nuovo.”
Un gesto nobile e carico di significato. Perché oltre a Kobe, non possono essere dimenticate tutte le altre famiglie che hanno perso un proprio caro. Per onorare la morte, serve anche celebrare la vita.
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