Damian Lillard ha vissuto due settimane da extraterrestre a partire dal 13 gennaio: oltre 40 punti e 9 assist di media a serata, ritoccando il suo career-high la sera del 20 gennaio, quando ha segnato 61 punti contro Golden State. Numeri che lo hanno portato al terzo posto fra i giocatori più votati per l’All-Star Game ad Ovest, e che gli hanno garantito la nomina a giocatore della settimana per due settimane di fila.
Quale momento migliore dunque per scoprire qualcosa di più sul giocatore del momento? Ci sono molte curiosità su Damian Lillard, sulla sua vita fuori dal parquet e sui suoi record. Sapevate ad esempio che nel 2007 non era considerato un grande prospetto, venendo valutato con 2 stelle su 5 da Rival e Scout? Sapevate poi che, nonostante il suo talento, ha ricevuto la sua prima chiamata per rappresentare la nazionale solamente nel 2018, a 28 anni (offerta che poi ha comunque rifiutato)? Inoltre, è stato il primo giocatore della storia NBA a partecipare a cinque eventi dell’All-Star Game, nel 2014. Ma quali sono le curiosità principali riguardo Lillard, oltre ai traguardi raggiunti? Non ci resta che scoprirli insieme, scorrendo i prossimi paragrafi.
5. Il numero di maglia
Molti giocatori scelgono con cura il numero da vestire sulla loro canotta. È come se ogni uniforme avesse una storia da raccontare: infanzie difficili, omaggi a idoli del passato, o motivazioni personali. Anche Damian Lillard fa parte di questa schiera di giocatori. Poco dopo essere stato selezionato dai Blazers con la sesta scelta assoluta al Draft 2012, infatti, Damian Lillard rivelò tramite Twitter che avrebbe indossato il numero zero sulla sua canotta. Lo zero rappresenta la lettera O delle tre città che hanno influenzato la sua carriera:
“Sono cresciuto ad Oakland, sono andato al college a Ogden, e ora la mia squadra NBA è nell’Oregon”, scrisse nel tweet.
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