Detroit Pistons 101-108 Oklahoma City Thunder
Salutato Andre Drummond, per Detroit si apre un orizzonte davvero molto incerto. Per adesso, però, c’è la consapevolezza che il talento attuale non sia abbastanza per competere ad alto livello. E così per i Thunder, avversari di turno, arriva una vittoria. OKC guida dall’inizio alla fine della partita, pur senza riuscire mai a staccare davvero gli avversari. La solita grande prestazione di squadra è decisiva per vincere, così come il jumper di Chris Paul del 103-95 ad un minuto dal termine, che ricaccia indietro ogni velleità di rimonta avversaria. SGA, CP3, Gallinari, Adams e Schroder sono tutti in doppia cifra.
Houston Rockets 91-127 Phoenix Suns
Dopo aver espugnato lo Staples Center con una grandissima prestazione, i Rockets crollano rovinosamente in un’altra trasferta ad Ovest, apparentemente più semplice. Phoenix trita letteralmente i “piccoli” texani già a partire dal primo quarto della partita, aperta con un super 46-26. I padroni di casa dominano poi anche negli ultimi due quarti della partita, soprattutto grazie a Kelly Oubre, col suo career-high da 39 punti, e Devin Booker, che ne segna 33. Houston deve ancora trovare un equilibrio dopo lo stravolgente mercato invernale.
Miami Heat 97-105 Sacramento Kings
Altra sconfitta inattesa e difficilmente pronosticabile è quella dei Miami Heat, sconfitti sul campo dei molto meno quotati Kings. La franchigia della Florida deve fare a meno di Butler e di Herro, ma Sacramento ci mette comunque tanto di suo. I padroni di casa mandano a segno ben 19 triple, con un super Bogdanovic da 23 punti e 6 triple messe a segno. Miami resta a contatto fino all’inizio del quarto periodo, prima di crollare.
Portland Trail Blazers 114-117 Utah Jazz
Sconfitta e tanto nervosismo per i Blazers a Utah. Damian Lillard a fine partita è una furia con gli arbitri, mentre Carmelo Anthony scalda l’atmosfera scontrandosi con Royce O’Neale. La partita vive di grandi cambi di inerzia e di parziali da una parte e dall’altra, come dimostrano i punteggi dei singoli quarti. A mandare su tutte le furie Lillard, autore in un’altra super prova da 42 punti, c’è un incredibile mancata chiamata arbitrale. Sotto di due punti a 12 secondi dal termine, Dame si lancia al ferro per un lay-up. La palla tocca chiaramente il tabellone e solo dopo viene stoppata da Gobert, ma gli arbitri non se ne accorgono e danno la stoppata per buona. Portland è quindi costretta a fare fallo e Utah in lunetta fa 1/2. I Blazers hanno un’ultima occasione: Carmelo Anthony porta però troppo palla nei 9 secondi finali e trova il compagno libero dietro l’arco solo all’ultimo. Swanigan non è però propriamente un tiratore e il suo tentativo è fuori misura.