Una settimana ricca di soddisfazioni per Kevin Garnett. Il 15 volte All Star è stato proclamato come finalista Hall of Fame e, per giunta, i suoi Boston Celtics hanno deciso di ritirare il suo numero di maglia, quel numero 5 che ha fatto sognare tanti tifosi e che è stato punto di riferimento per generazioni intere.
Con i Celtics Garnett ha disputato sei stagioni, 396 partite di regular season, coronate dal titolo vinto nel 2008. L’iconico numero 5 sarà ritirato al TD Garden la prossima stagione e l’ex ala grande ha manifestato il suo stupore ai microfoni di Mass Live:
“Non ho mai messo il ritiro della maglia tra gli obiettivi concreti. Non l’ho mai messo su carta. Volevo solo fare il culo ad alcuni giocatori, cancellare i loro nomi. Si trattava solo di essere il migliore e mettere il proprio nome in cima alla lista.”
Tutto questo, però, sarebbe potuto non succedere. Nessuna partita con i Celtics, nessun titolo, nessun ritiro di maglia. Oppure, dal punto di vista opposto, la sua carriera sarebbe potuta diventare ancor più vittoriosa. Come confessato dallo stesso Garnett, prima di approdare ai Celtics, egli avrebbe fatto di tutto per essere coinvolto in una trade che lo portasse ai Los Angeles Lakers. Bryant, il motivo per cui KG avrebbe voluto giocare nella città degli angeli, non avrebbe mai risposto alla sua chiamata:
“I Lakers erano la mia prima scelta, volevo giocare con Kobe. Ma non ha mai risposto alla mia chiamata e, così, ho dovuto prendere una decisione.”
Una decisione che lo ha portato a Boston. E proprio con i Celtics, Garnett sconfisse i Lakers nella finale del 2008.
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