Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN, i San Antonio Spurs e DeMarre Carroll si sarebbero ufficialmente accordati per un buyout, che vedrebbe così l’ex Brooklyn Nets libero di firmare al minimo salariale con una nuova franchigia.
L’esperimento Carroll – arrivato in Texas la scorsa estate tramite una sign-and-trade – è infatti totalmente fallito, come dimostrano i 2.2 punti a partita in 9 minuti di media su un totale di 15 gare messi a referto dal 33enne, che ha ammesso di trovarsi in seria difficoltà nell’adattare il proprio stile di gioco a quello di Gregg Popovich.
“Coach Pop è una grande persona, abbiamo sempre parlato di un sacco di cose, soprattutto della famiglia. Quando si tratta di basket però ecco, diciamo che non siamo proprio sulla stessa lunghezza d’onda.”
Queste le parole di Carroll dunque, che a detta di Shams Charania di The Athletic avrebbe già trovato una nuova casa. L’ex Toronto Raptors infatti sarebbe pronto per dare man forte ai rivoluzionati Houston Rockets, che potrebbero sicuramente essere un squadra più congeniale al suo stile di gioco visto l’uso spasmodico del tiro da tre punti, vera specialità della casa del nuovo arrivato.
A quanto parrebbe però, il mercato dei buyout non finirebbe qui per Houston. Alla porta infatti (con contratto di 10 giorni) è atteso anche il super veterano Jeff Green, tagliato ad inizio anno dai Jazz ma giocatore ancora estremamente valido in uscita dalla panchina, che porta in dote una buona dose di atletismo, tiro e soprattutto qualche centimetro in più che alla squadra extra-small di coach D’Antoni male non fa. Basteranno questi ultimi rinforzi a rendere i Rockets una vera contender al Titolo?
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