Quello che in questi anni è mancato maggiormente all’astro di Nikola Jokic per brillare nel firmamento NBA assieme ai suoi coetanei non è certo stato un fattore di tecnica, mai messa in discussione, quando di fisicità.
Negli ultimi anni infatti, i tifosi dei Denver Nuggets si sono dovuti abituare ad osservare il proprio leader a lavorare e compiere esternazioni sugli allenamenti particolarmente sui generis, soprattutto rispetto a quanto messo in mostra da molti dei suoi colleghi.
A confermare questa sua difficoltà a mantenere la necessaria condizione fisica per sopravvivere in NBA ci ha pensato lo stesso giocatore, che nel corso di un’intervista ha rivelato i motivi del suo iniziale appannamento stagionale.
“In questa seconda parte di stagione sto giocando sicuramente meglio rispetto alla prima, probabilmente ho avuto bisogno di alcuni warm up per poter entrare in condizione. All’inizio non giocavo bene, la maggior parte dei miei tiri risultavano troppo corti, ed ero un po’ sovrappeso, non lo nascondo. Credo di aver perso 10, forse 11 chili durante la stagione. Tutto questo è stato possibile grazie al costante lavoro dello staff, ad una dieta specifica e ad alcuni allenamenti ai quali mi sono sottoposto duramente.”
Nonostante dunque i problemi di peso amessi, Nikola Jokic è stato comunque in grado di tornare ai suoi soliti livelli, guadagnandosi meritatamente la sua secondo partecipazione all’All-Star Game, conclusasi con 5 punti, 2 rimbalzi e 1 assist in favore della squadra costruita da LeBron James.
“Mi sono davvero divertito. Proprio come l’anno scorso, mi è piaciuto anche quest’anno. Mi sono goduto questo momento e ho adorato stare assieme ai ragazzi. Ho messo a segno due canestri, ed ero davvero felice. Anche se mi hanno snobbato per il premio MVP non mi importa. Ci lavorerò per l’anno prossimo.”
In questa stagione, Nikola Jokic sta conducendo i suoi Denver Nuggets al secondo posto della Eastern Conference con un record di 38 vittorie e 17 sconfitte, grazie ad una media di 20 punti, 10 rimbalzi e 7 assist.
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