Brooklyn Nets 104 – 112 Philadelphia 76ers
Ci sono voluti un overtime e un Joel Embiid da 39 punti e 16 rimbalzi affinché i Sixers potessero strappare la vittoria in quel Wells Fargo Center che assomiglia sempre di più a un fortino. Ventiseiesimo successo casalingo dunque per una squadra che ritrova l’entusiasmo della propria stella, tornato a coinvolgere la folla come ai vecchi tempi, riuscendo ad avere la meglio su una squadra che, pur priva di Kyrie Irving, non ha certo rinunciato a dare battaglia. Nonostante una partenza da 22-6 firmata dai padroni di casa, infatti, gli ospiti si sono resi protagonisti di un clamoroso parziale di 44-8 che ha ribaltato la situazione già all’intervallo. Al rientro dagli spogliatoi, Embiid ha dato ufficialmente il via al suo personale show, che però non è bastato ad evitare i supplementari, nel corso dei quali ci hanno poi pensato Alec Burks e Shake Milton a chiudere i conti con dei canestri davvero pesanti. In assenza di Simmons, Tobias Harris sigla la doppia doppia da 22 punti e 11 rimbalzi, mentre dall’altra parte LeVert realizza 25 punti, seguito a ruota da Dinwiddie e dai suoi 22 punti e 8 assist.
Miami Heat 124 – 129 Atlanta Hawks
Dopo la partenza in quintetto all’ultimo All-Star Game, Trae Young si toglie un’altra bella soddisfazione aggiornando il suo career-high a 50 punti e contribuendo in modo determinante alla vittoria dei suoi sui ben più quotati Miami Heat, che capitolano sul campo degli Hawks nonostante un Bam Adebayo da 29 punti, 19 rimbalzi e 7 assist. Ben 20 dei 50 punti realizzati da Young stanotte sono arrivati nell’ultima frazione di gioco, nel corso della quale gli ospiti non sono stati in grado di gestire il vantaggio fin lì ottenuto. Sul punteggio di 124-119 per gli Heat, infatti, Atlanta si è rifatta prepotentemente sotto grazie ai canestri dei vari Hunter, Reddish e Young, che hanno di fatto consegnato una sorprendente vittoria, la sedicesima stagionale, agli Hawks. 19 punti per Goran Dragic, mentre Jimmy Butler flirta con la tripla doppia con i suoi 17 punti, 9 assist e 8 rimbalzi.
Milwaukee Bucks 126 – 106 Detroit Pistons
Vittoria comoda per i Bucks, che alla Little Caesars Arena di Detroit superano agevolmente i Pistons dimostrando di non aver sofferto troppo la mancanza di pallacanestro giocata degli ultimi giorni, come sottolineato anche dai 70 punti realizzati nella sola prima metà di gara, nel corso della quale gli ospiti hanno apparecchiato la tavola per il quarantasettesimo successo stagionale. A guidare i Bucks ci ha pensato, e non poteva essere altrimenti, un Giannis Antetokounmpo da 33 punti e 16 rimbalzi, con Detroit che non è stata in grado di contenere la verve del greco e dei suoi compagni di squadra, tra cui l’ex Pistons Middleton, autore di 28 punti e 8 rimbalzi. Quinta sconfitta consecutiva per i padroni di casa, alla prima gara senza Drummond e Jackson, volato a Los Angeles, pilastri di un ciclo tutt’altro che vincente che sembra, purtroppo o per fortuna, essere ormai giunto al capolinea. Con la doppia doppia da 18 punti e 11 rimbalzi, Christian Wood è uno dei pochi a salvarsi insieme a Bruce Brown, che mette a referto 16 punti, 10 rimbalzi e 7 assist.