Charlotte Hornets 103 – 93 Chicago Bulls
Allo United Center, proprio lì dove ci eravamo lasciati qualche giorno fa con l’All-Star Game più appassionante degli ultimi anni, gli Hornets di coach Borrego hanno la meglio su dei Bulls alle prese con delle polveri più bagnate del solito, in particolare dalla linea dei tre punti. Già, perché prima di vedere Zach LaVine mandare a bersaglio una tripla bisogna attendere tre quarti e ben 17 errori dalla lunga distanza. Una mira decisamente da rivedere che ha consentito agli ospiti di veleggiare oltre 20 punti di vantaggio, poi quasi interamente dilapidati negli ultimi minuti di gioco, senza però che i padroni di casa riuscissero a strappare loro la terza vittoria consecutiva. 25 punti per Malik Monk, 22 conditi da 8 rimbalzi per Miles Bridges, mentre il miglior marcatore dei Bulls è Thaddeus Young con la doppia doppia da 22 punti e 11 rimbalzi.
Memphis Grizzlies 125 – 129 Sacramento Kings
A proposito di triple, dietro il season-high da 32 punti fatto registrare stanotte da Harrison Barnes si celano ben sette tentativi vincenti dall’arco, che hanno consentito ai Kings di avere la meglio sui più quotati Grizzlies. A dividere le due squadre a inizio quarto quarto c’erano ben 15 punti, poi progressivamente limati dagli ospiti anche per via delle difficoltà dei Kings dalla lunetta. A 7,5 secondi dalla fine, il fallo dello stesso Barnes sulla tripla tentata da De’Anthony Melton aveva consentito allo stesso giocatore di Memphis di portare i suoi sul -1 dalla linea della carità, ma il sangue freddo di Hield, vincitore dell’ultimo 3-Point Contest, dalla lunetta ha fatto sì che Sacramento potesse incamerare la ventiduesima vittoria di questa stagione. 26 punti per De’Aaron Fox, mentre dall’altra parte il miglior marcatore dei suoi è Melton con 24 punti e 6 rimbalzi. 19 punti per Ja Morant, 16 per Jaren Jackson Jr.
Houston Rockets 135 – 105 Golden State Warriors
Gara senza storia al Chase Center di San Francisco, dove i Rockets asfaltano i Warriors guidati dalla premiata coppia Harden-Westbrook, che si rendono rispettivamente protagonisti di 29 e 21 punti, distribuendo anche 10 assist a testa. Nonostante il forfait di una pedina fondamentale come Eric Gordon, i Rockets partono subito forte imprimendo la propria impronta sul match e portandosi sul 16-4 dopo pochi minuti di gioco, costringendo gli avversari a perdere tre palloni uno dopo l’altro e a chiamare un time-out per rinfrescare le idee. Dopo un inizio shock, però, i ragazzi di coach Kerr non riescono a ritrovare la retta via, finendo per subire l’attacco dei Rockets per il resto del match senza mai realmente impensierire gli ospiti. 22 punti per il nuovo arrivato Wiggins, mentre Jordan Poole realizza 19 punti, che fanno di lui il secondo miglior marcatore dei suoi.