Ennesimo caso di sospensione per doping in questa stagione NBA 2019/2020. Questa volta è la guardia degli Charlotte Hornets Malik Monk ad essere risultato positivo al controllo antidoping.
Il provvedimento, che ha effetto immediato quindi già da stanotte, è stata annunciato dalla NBA e sarà a tempo indeterminato con decurtazione di stipendio. Prima di tornare in campo infatti, il giocatore dovrà dimostrare di essere di rientrare nei parametri anti-drugs della federazione di pallacanestro.
Una notizia non certo piacevole per il mondo del basket, anche perché si somma ai casi già accaduti in questa stagione. Prima DeAndre Ayton e poi John Collins a fine 2019, avevano riacceso i riflettori su un argomento, quello del doping, ancora molto spinoso negli Stati Uniti.
Per gli Hornets, invece, si tratta di un vero e proprio colpo da ko. La franchigia del Nord Carolina infatti sta già facendo i conti con l’infortunio di Devonte Graham, rivelazione della stagione dei calabroni. Perdere Monk vuol dire non solo privarsi del diretto sostituto nello spot di guardia, ma perdere anche un elemento che stava ritagliandosi sempre più spazio all’interno della squadra.
Gli Charlotte Hornets avevano scelto Monk appena due anni fa, con l’undicesima chiamata assoluta. Dopo un iniziale periodo di assestamento, quest’anno era diventato a tutti gli effetti un elemento importante nelle rotazioni di squadra. Il giocatore infatti in questa stagione aveva visto aumentare il proprio impiego in campo, fino a 21 minuti di media. E l’ex prodotto di Kentucky aveva sin qui ripagato la fiducia, aumentando sensibilmente le statistiche individuali: 10 punti di media per lui, con 3 rimbalzi e due assist nelle 55 presenze stagionali.
Probabile quindi che ora la franchigia del Nord Carolina tornerà a dare fiducia a Batum, ai margini della squadra fino a questo momento.
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